Martedì 24 Dicembre 2024
PAOLO FRANCI
Calcio

I gol del Napoli come un terremoto: ecco che rumore fa la felicità

Alle reti di Oliveira che aveva regalato l’illusione scudetto e a quello di Osimhen che ha cucito il tricolore sulle maglie azzurre, i sosmografi sono impazziti

Sismografo

Che rumore fa la felicità? Se lo chiedevano i Negrita, gruppo rock italiano parecchio raffinato, in un brano di gran successo. No, amici, noi non siamo in grado di rispondere, però possiamo dirvi - anzi, ve lo dice l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - se la felicità è in grado di scatenarsi in forma di piccolo terremoto.

Di quelli impercettibili per fortuna, eh? Eh già, le stazioni della rete sismica nazionale gestite dall’Ingv si sono svegliate all’improvviso in due momenti particolarmente felici per il Napoli: alle 16 e 22 del 30 aprile quando Olivera ha fatto quel gol che pareva da scudetto alla Salernitana e poi il 4 maggio, giorno in cui la pezzetta tricolore è finita ufficialmente sulle maglie spallettiane. Al 52’ del match di Udine, dopo il gol friulano di Lovric che ha fatto soffrire i cuori partenopei, è arrivato il gol liberatorio di Osimhen.

E lì, le sofisticate centraline dell’Idv, piazzate a due chilometri dal ’Maradona’ strapieno di tifosi con i suo otto maxischermi, si sono impennate: il ruggito del popolo azzurro le ha fatte ballare ben bene. Sì, ma come diavolo fanno ’ste centraline a distinguere un gol? Semplice, spiegano dall’Ingv, hanno dei «markers» intelligenti e il 4 maggio i due picchi segnati con una curva rossa hanno fissato il gol scudetto e la gioia pazzesca del dopo. Anche se poi qualche tifoso è convinto che quelle scosse, quei picchi, li abbia mandati un certo Diego, uno che anni fa sapeva dirti eccome, che rumore fa la felicità.

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