Roma, 21 settembre 2020 – Dalle autorità governative è arrivato l’ok per la riapertura degli stadi che potranno ospitare al massimo 1000 spettatori (San Siro sarà già riaperto questa sera in occasione di Milan-Bologna), ma le massime componenti calcistiche alzano già il tiro e puntano ad un ulteriore aumento di pubblico negli impianti come ammesso oggi ai microfoni di Radio Rai dal presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Il Paese vuole tornare alla normalità e credo sia necessario tornare ad occuparci anche delle nostre passioni. Non c’è ancora un’apertura graduale, mille spettatori sono pochi ma è comunque un punto di partenza. Il calcio ha avuto grande senso di responsabilità e ha dimostrato di meritare fiducia. Per questo vogliamo riaprire gli stadi a sempre più gente”.
L’obiettivo è quello di garantire la riapertura degli impianti pure in Serie B e C anche per non avere pesanti ripercussioni economiche: “E’ importante riaprire anche in B e C perché in questo momento il mondo dei dilettanti sfiduciato e c’è chi medita di abbandonare. Non ce lo possiamo permettere. Ripartire a giugno è stato impegnativo e siamo preoccupati anche per l’avvio di questa stagione. Il mondo del professionismo sta vivendo uno dei suoi periodi più drammatici. Ci dev’essere una riapertura graduale e proporzionale perché altrimenti si genererebbero diversi problemi nelle serie minori. Spadafora, comunque, ci ha garantito una parità di trattamento tra stadi di A e B e non vedo perché ci debbano essere eventuali trattamenti diversi”. Gravina si è poi detto fiducioso anche su una prossima modifica dei protocolli sanitari che potrebbe prevedere una diminuzione dei tamponi ai quali le squadre devono sottoporsi per giocare: “Spero che presto, forse in settimana, questa situazione possa sbloccarsi e si possa allentare la morsa. Penso che su questo fronte il CTS ci darà ragione”. Il numero uno della FIGC ha quindi aperto anche all’ipotesi dell’introduzione dei playoff per rendere più avvincenti i campionati: “Stiamo vivendo un momento difficile e credo sia possibile pensare ad un cambiamento di questo tipo in futuro”. Infine Gravina ha parlato anche del rapporto con il CT azzurro Roberto Mancini: “Con lui portiamo avanti un progetto a medio-lungo termine. I contratti si stipulano in due e credo che anche Mancini non nutra perplessità nonostante mostri entusiasmo in maniera più discreta. Un eventuale accordo sarà figlio di un incontro tra me e lui”.