Doha, 5 dicembre 2022 - Il sogno del Giappone si infrange ai calci di rigore. Il portiere Livakovic ne para tre ai nipponici dopo l'1-1 del 120', regalando alla Croazia il pass per i quarti di finale dei Mondiali 2022. In vantaggio a fine primo tempo con Maeda, i 'Samurai Blu' vengono ripresi in apertura di seconda frazione da Perisic. Le squadre non riescono a superarsi né nei tempi regolamentari, né in quelli supplementari. Dal dischetto poi sono gli errori di Minamino, Mitoma e Yoshida a risultare decisivi. Il rigore della matematica qualificazione lo infila Pasalic, con i biancorossi che si confermano fra le migliori Nazionali, come accaduto quattro anni fa, quando arrivarono sino alla finale.
La sblocca Maeda
Inizio scoppiettante del Giappone, con il colpo di testa al 3' di Taniguchi a spaventare gli avversari. Modric e soci non restano a guardare e, come era lecito attendersi, prendono in mano il pallino del gioco. La prima chance biancorossa nasce però da un errore di Tomiyasu, che all'8' regala palla a Perisic, con l'ex interista murato da un intervento non scontato di Gonda. I cross dalle fasce dei nipponici creano più di un grattacapo alla difesa del ct Zlatko Dalic, che si salva in più di un'occasione. Al 26' è invece Petkovic, imbeccato in verticale, a sciupare una potenziale palla gol, perdendo tempo e non servendo il liberissimo Kramaric. La Nazionale del Sol Levante tira un sospiro di sollievo anche qualche secondo più tardi, quando la sponda di testa di Perisic non trova Kramaric per un soffio. Al 40' i 'Samurai Blu' sfiorano il vantaggio con Yoshida, che calcia malissimo da posizione invitante e dopo una bella manovra dei suoi. Il numero 15 giapponese si rifà al 44': la sua deviazione su un cross permette a Maeda di segnare la rete che manda i suoi all'intervallo sull'1-0.
Pareggia subito Perisic
Il vantaggio dei nipponici non dura molto. Al 55' infatti Perisic impatta il punteggio con un preciso colpo di testa. La reazione dei ragazzi guidati da Hajime Moriyasu non si fa attendere ed è affida a Endo, che impegna Livakovic. Lo stesso fa Modric al 63' con Gonda, che si supera sulla conclusione del numero 10 croato. Grossa chance per la compagine di Dalic al 66', con la zuccata del neo entrato Budimir fuori di poco. Una brutta palla persa di Yoshida al 77' consente a Perisic di involarsi verso la porta di Gonda: il mancino dell'esterno del Tottenham (deviato) non inquadra il bersaglio grosso davvero di un soffio. Il match scivola via senza altri sussulti, fatta eccezione per un tentativo di Pasalic. Il risultato non cambia fino al triplice fischio del direttore di gara e così si va all'overtime.
Festa Croazia dal dischetto
Nel primo tempo supplementare non accade alcunché fino al 104', quando Mitoma chiama in causa Livakovic, che risponde presente. Le emozioni scarseggiano e a prevalere è la paura di entrambe le formazioni. Di conseguenza, i rigori sono inevitabili, a causa anche del tiro di Majer al 121' che finisce la propria corsa sul fondo. La lotteria dal dischetto comincia con l'errore di Minamino, mentre Vlasic non sbaglia. Livakovic para anche la conclusione di Mitoma, Brozovic allunga, poi Azano finalmente sblocca i suoi. Il primo dei croati a fallire il proprio tiro è Livaja, che centra il palo, ma Livakovic dice di 'no' pure a Yoshida. Infine, ci pensa Pasalic a firmare il rigore che vale l'accesso ai quarti di finale.
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