Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE SPORT

Figc, idea Gravina: "Vialli capo delegazione della nazionale"

L'ex bomber di Juve, Samp e Chelsea potrebbe affiancarsi al vecchio compagno, e ora coach azzurro, Roberto Mancini, ricreando la coppia vincente ai tempi d'oro dei blucerchiati

Roberto Mancini e Gianluca Vialli (Ansa)

Roma, 31 genaio 2019  - Gianluca Vialli e Roberto Mancini di nuovo insieme, peccato che non sarà in campo. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, vorrebbe l'ex calciatore ed allenatore nel ruolo di capo delegazione della nazionale, ruolo che fu di Gigi Riva dal 1990 al 2013.

Gravina in mattinata ha incontrato l'ex attaccante di Samp, Juve e Nazionale mettendolo al corrente della sua proposta, che lo vedrebbe ancora al fianco del ct Roberto Mancini, suo compagno in blucerchiato negli anni d'oro della Samp. 

La novità al momento è solo un'idea, e non c'è ancora un progetto reale. Ma lo stesso Gravina, in occasione del consiglio federale, ha annunciato l'intenzione di coinvolgere ex campioni in ruoli attivi in Figc.

Poco tempo fa Gianluca Vialli aveva commosso, e preoccupato, il mondo del calcio rivelando di aver combattuto contro un tumore, e che la sfida non era ancora finita. Il campione di Cremona nell'occasione aveva ricevuto gli auguri dalle personalità calcistiche come Beppe Marotta e Gianni Rivera, attestati di affetto dagli arbitri e dalla Lega calcio, per finire con le sue ex squadre Samp, Juve e Chelsea.

Vialli ha raccontato la sua storia nel libro 'Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili', e oggi assicura: "Come sto ora? Bene, anzi molto bene. È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all'incrocio determinante della vita".  

Ora, se Gravina riuscirà nel suo intento, tornerà a calcare l'erba dei campi di calcio a fianco al 'gemello del gol', insegnando ai giovani campioni della Nazionale come deve comportare in azzurro, dentro e fuori dal campo, lui che è sempre stato un esempio di correttezza e onestà.