Milano, 11 gennaio 2023 - Una settimana esatta e il calcio italiano scoprirà il fuorigioco automatico. La nuova tecnologia sarà infatti utilizzata per la prima volta in occasione di Milan-Inter di Supercoppa italiana, in programma il 18 gennaio a Riyad, per poi diventare una costante per tutto il girone di ritorno del campionato di Serie A. "Siamo pronti, avendo già fatto molte esercitazioni nell’ultimo periodo. Il tempo della decisione verrà accorciato, ma la cosa più importante sarà l'accuratezza di essa", le parole del designatore Gianluca Rocchi, intervenuto durante la presentazione a Lissone assieme a Luigi De Siervo. "Con il fuorigioco automatico non ci saranno più casi come quello di Candreva in Juventus-Salernitana (quando venne erroneamente annullato il gol di Milik, nda)", ha sottolineato l'ad di Lega Serie A, che ha sottolineato come sia stato investito oltre un milione di euro per il Saot (questo il nome del fuorigioco automatico).
Come funziona
Ma come funziona la tecnologia in questione? La novità relativa all'offside si basa sull'utilizzo di 12 telecamere situate attorno al campo (che possono diventare anche 18 contando anche quelle delle tv), grazie alle quali vengono tracciati 50 fotogrammi al secondo. Le informazioni dei 29 punti raccolti (che contengono gli arti e ciò che può causare il fuorigioco) vengono ricevute dal sistema, che di fatto è consapevole della posizione di ogni calciatore durante la partita. Non solo, perché pure gli spostamenti del pallone sono controllati per 50 volte ogni secondo. Valutare un eventuale offside in questo modo diventa più semplice e immediato, tanto che il verdetto del software è atteso in una ventina di secondi al massimo. La decisione finale relativa al fatto che il fuorigioco sia attivo o passiva spetta però alla sala Var: ecco perché non siamo ancora di fronte ad una segnalazione automatica, ma appunto semiautomatica.
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