Firenze, 4 marzo 2023 – Nel giorno del ricordo di Davide Astori – a cinque anni esatti dalla sua scomparsa –, la Fiorentina si prende tre punti molto preziosi battendo il Milan 2-1 e portando a casa il secondo successo di fila dopo quello ottenuto contro l’Hellas Verona pochi giorni fa. Una vittoria più che meritata quella portata a casa questa sera dai viola, che sin dalle prime battute di gara sono apparsi decisamente più in palla del Milan e hanno dominato la prima mezz’ora di gioco sfiorando il vantaggio con l’ex milanista Bonaventura al 26’. Troppo timida la reazione del Milan che al 32’ ci ha provato con un tiro al volo bloccato non senza fatica da Terracciano. Gli sforzi dei viola sono stati premiati a inizio ripresa, quando Ikoné è stato steso in area da Tomori e Nico Gonzalez ha trasformato il rigore dell’1-0 viola. Incassato il gol, i rossoneri hanno provato a reagire di nervi sfiorando il pari. All’87’ arriva però una nuova doccia gelata per i rossoneri che incassano il 2-0, siglato di testa da Jovic. In pieno recupero, i rossoneri riescono poi ad alleggerire il passivo con il sinistro di Theo Hernandez che si infila sotto l’incrocio dei pali della porta viola ma arriva troppo tardi per riaprire i giochi. A pochi giorni dal ritorno degli ottavi di Champions contro il Tottenham, arriva una battuta d’arresto pesante per i rossoneri, che oggi hanno fatto un passo indietro rispetto alle ultime quattro gare vinte e sono apparsi troppo rinunciatari al cospetto di una Fiorentina al contrario molto caparbia e ben organizzata tatticamente.
Le scelte di Italiano e Pioli
Italiano si affida a un 4-3-3 a trazione offensiva: la sorpresa è nel pacchetto difensivo davanti a Terracciano, nel quale non c’è Milenkovic ma Martinez Quarta a fare reparto con Dodò, Igor e Biraghi. Sulla fascia destra di centrocampo c’è invece l’ex rossonero Bonaventura, al fianco del regista Amrabat e della mezzala sinistra Mandragora. Il tridente offensivo è infine composto da Gonzalez, Cabral e Ikonè, preferito a Riccardo Saponara, altro ex Milan. Resta fedele allo schieramento con la difesa a tre mister Stefano Pioli che punta sul 3-4-2-1: tra i pali seconda consecutiva da titolare per Mike Maignan, protetto da Kalulu, Thiaw e Tomori. Sulle corsie esterne agiscono invece Junior Messias e Theo Hernandez, mentre in mezzo al campo Bennacer torna a far coppia con Tonali. Le novità maggiori dello scacchiere rossonero sono in fase offensiva: a supporto della punta Giroud ci sono infatti De Ketelaere – al posto dell’infortunato Brahim Diaz – e Rebic, che sostituisce lo squalificato Leao.
Primo tempo
Parte con maggiore intraprendenza e aggressività la Fiorentina, che già nei primi minuti si guadagna due calci d’angolo e al 6’ crea qualche grattacapo alla retroguardia milanista con un tiro di Mandragora che Igor prima e Cabral poi non riescono a deviare per un soffio. Al 9’ è invece una grande chiusura in recupero di Thiaw a fermare il tentativo di Ikoné, lanciato verso la porta del Milan dopo aver eluso la non impeccabile marcatura di Theo Hernandez. Il centrale tedesco del Milan rischia però qualcosa di troppo quando, pochi istanti più tardi, stende Cabral al limite dell’area ricevendo anche il cartellino giallo dall’arbitro Di Bello: a battere la punizione è Bonaventura, che trova la pronta risposta di Maignan. Al 13’ arriva invece il momento più toccante della serata: il gioco si ferma infatti per ricordare Davide Astori (ex di Fiorentina e Milan) a cinque anni esatti dalla sua prematura scomparsa. Il copione quando la gara riprende non cambia: a fare la partita è sempre la Fiorentina che arriva alla conclusione insidiosa, respinta da Maignan, anche con Nico Gonzalez al 19’. L’occasione più ghiotta, però, i viola se la divorano al 26’, quando Mandragora si incunea in area e serve l’ex di serata Bonaventura che calcia a botta sicura, supera Maignan ma trova sulla linea la provvidenziale opposizione di Tomori che evita in extremis il vantaggio toscano. Per vedere la reazione milanista bisogna attendere il 32’: Bennacer pesca con un lancio millimetrico Giroud, che calcia volo trovando la risposta con le gambe di Terracciano. Una fiammata che riaccende i rossoneri, i quali nel finale di primo tempo aumentano la mole del loro gioco grazie a un Bennacer maggiormente nel vivo della manovra ma non riescono a sbloccare la situazione prima del duplice fischio di Di Bello.
La ripresa
La ripresa comincia con il botto: al 47’, infatti, Ikoné scappa a Tomori e viene steso in area dall’inglese. Per Di Bello non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Nico Gonzalez, che spiazza Maignan e sblocca il risultato. Il gol dell’argentino è una scossa per i rossoneri che al 50’ tentano di replicare sugli sviluppi di un corner con il colpo di testa di Giroud, che costringe Terracciano agli straordinari per smanacciare il pallone fuori dallo specchio della porta. Al 50’ ci prova dalla distanza anche Rebic, che calcia un pallone angolato ma facile preda del portiere della Fiorentina. L’estremo difensore viola deve superarsi anche al 57’, quando Theo Hernandez supera in velocità Martinez Quarta e di sinistro sfiora l’1-1. A 25’ dalla fine, Pioli prova a scuotere i suoi con un triplo cambio: dentro Ibrahimovic, Origi e a sorpresa anche Bakayoko, al posto di Giroud, Rebic e Bennacer. A rendersi nuovamente pericolosa è però la Fiorentina con l’incursione in area di Dodò, che però calcia debolmente all’indirizzo di Maignan. Insidioso anche il tiro a giro di Bonaventura che si spegne di poco sul fondo. I rossoneri incassano, rialzano la testa e spingono alla ricerca del pari. Al 77’ c’è materiale per il VAR che richiama Di Bello, il quale dopo il controllo al monitor ritorna sui suoi passi e annulla il rigore fischiato in favore dei rossoneri per un tocco di mano di Cabral rivelatosi inesistente. Italiano risponde a Pioli e mette forze fresche inserendo Castrovilli e Jovic che si presenta all’80’ con un colpo di testa che impegna Maignan. L’attaccante serbo si fa però per così dire perdonare all’87’ finalizzando un contropiede perfetto con l’inzuccata del 2-0 che chiude definitivamente i conti e manda al tappeto il Milan che nel recupero riesce solo a rendere meno amaro il risultato – almeno in termini aritmetici – con il sinistro vincente di Theo Hernandez.