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Fiorentina-Juventus "giocata" per noi dai tifosi vip pratesi
Prato, 5 dicembre 2014 - Fiorentina-Juventus si gioca anche qui. Fra riti scaramantici e sfottò. Sono ancora tantissimi i tifosi viola che ricordano sognanti il 4-2 casalingo della passata stagione: «Ero allo stadio e non ho mai goduto così tanto in vita mia – commenta l’ex assessore Roberto Caverni – Stavolta vedrò la partita a casa. Cercherò di posizionarmi a sinistra del televisore perché al “Franchi” ero sulla sinistra del campo e ha portato bene. Sia chiaro, solo la Fiorentina è capace di farmi convergere a sinistra, ma se vinciamo ho pronti in rubrica i numeri degli ex colleghi assessori e non solo».
Matteo Grazzini, Gianni Cenni e Adriano Ballerini, in pratica la “triade” bianconera della vecchia giunta che costringeva gli altri assessori a non effettuare riunioni nei giorni delle sfide di coppa, sono già pronti a raccogliere la sfida: «Ho buttato via la felpa che indossavo durante la partita persa per 4-2 a Firenze lo scorso anno – spiega Grazzini - Ho anche smesso di andare al Franchi perché i gol della Fiorentina non li tollero dal vivo. La guarderò a casa, senza parenti o amici viola intorno». Bunker zebrato anche per Cenni: «Sarò solo con bianconeri doc. Non si accettano nemmeno tifosi neutrali – commenta l’ex assessore – Tutti seduti sempre negli stessi posti, partita dopo partita. E cellulari spenti. Per gli sfottò uso facebook a fine gara».
Dante Mondanelli, consigliere comunale, la partita la giocherà in famiglia, con un fratello viola e uno juventino: «Litighiamo sempre, direttamente sul divano di fronte al televisore – spiega – il mio bersaglio preferito, però, rimane l’ex assessore Ballerini. Un “gobbo” incredibile».
Anche in Provincia la stracittadina è sentita. L’ex presidente Lamberto Gestri è un fedelissimo della vecchia signora. L’ex assessore provinciale Gabriella Melighetti, sfegatata tifosa viola, è invece già in ansia pre-match: «Di solito quando guardo la Viola sono in religioso silenzio, ma questa partita non è come le altre – precisa – Quando si vince con la Juve si gode per sei mesi».
C’è pure chi alza la posta, inserendo penitenze per chi uscirà sconfitto, come Giovanni Santi, titolare della Beste e juventino da sempre: «Vedremo la partita a casa mia, tutti insieme con amici tifosi delle due squadre – spiega – Vinceremo noi 2-0... Chi perderà dovrà pelare i limoni per fare il limoncello». Sandro Veronesi, da bianconero e anti-fiorentino, teme l’effetto “Fiesole”: «Quando giocano in casa e attaccano sotto la loro curva sono in grado di far soffrire chiunque. Non so se sarò a Roma o a Prato, ma in qualche modo troverò un televisore. E’ una partita da vedere a tutti i costi».
Per Daniele Spada, presidente di Ali e fiorentino doc, la sfida contro la Juve è un’arma a doppio taglio: «Quando vinciamo noi faccio il giro di tutti gli associati juventini la mattina successiva, petto in fuori e sorriso beffardo – racconta – Il problema è che quando vincono loro, puntualmente me li trovo tutti in ufficio».