Torino, 26 aprile 2021 - "Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste a ricevere messaggi di augurata morte e insulti vari". Dopo l'ennesimo messaggio di questo stampo, Niccolò Pirlo, figlio 17enne dell'allenatore della Juventus, non ha più resistito e si è sfogato su Instagram. Dove ogni giorno deve cercare di ignorare le offese che gli vengono rivolte. "Non sono una persona che giudica, non mi piace farlo, ognuno ha il diritto di poter dire ciò che vuole, sono io il primo a farlo e non vorrei mai che qualcuno mi togliesse la libertà di parola. I miei genitori mi hanno insegnato ad avere idee e soprattutto ad ascoltare quelle degli altri, ma credo che a tutto ci sia un limite e già da tempo questo limite è stato superato", sottolinea Niccolò, decisamente amareggiato dalla situazione.
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Lo sfogo di Niccolò
Del resto, il ragazzo ancora minorenne paga l'ignoranza di certi pseudo tifosi, evidentemente frustrati dai cattivi risultati della Juventus. "Ho 17 anni e quotidianamente ricevo messaggi di questo genere, non perché io faccia qualcosa in particolare, ma solo perché sono figlio di un allenatore che, probabilmente come è giusto che sia, può non piacere - scrive Niccolò dopo aver postato uno dei tanti messaggi incriminati ("Devi morire insieme a tuo padre", nda) - Questa sarebbe la mia colpa e la motivazione per la quale ogni giorno mi arrivano messaggi di augurata morte e insulti vari. Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste".
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