Giovedì 31 Ottobre 2024

Euro 2020, ascolti, brand e ricavi: quanto vale il passaggio ai quarti dell'Italia

Sedici milioni di euro per la qualificazione e ricavi commerciali oltre cento: l'azzurro vola

Volano gli azzurri

Volano gli azzurri

Una domenica di relax e buon umore per l'Italia rientrata all'alba nel ritiro di Coverciano dopo la vittoria di Wembley agli ottavi valso il passaggio ai quarti di finale contro la vincente tra Belgio e Portogallo in programma questa sera. Si giocherà venerdì 2 luglio e dunque c'è tutto il tempo per ricaricare le batterie e recuperare le energie spese nei due tempi supplementari contro l'Austria. Non solo, l'obiettivo dei prossimi giorni saranno il reintegro in organico di Chiellini e Florenzi, ancora out con l'Austria, e l'aumento di condizione di Verratti. Anche Barella, Berardi e Insigne, apparsi poco brillanti,potranno tirare il fiato e farsi trovare al 100% con la certezza che i vari Locatelli, Chiesa e Pessina non possono essere certo considerate alternative. "Abbiamo ventisei titolari", continua a ripetere il ct Roberto Mancini che può fare tesoro della sofferenza del match con l'Austria per cementare ancora di più lo spirito di gruppo che non è mai mancato.   

Numeri da record

I numeri da sogno non riguardano solo il campo con la strisca di 31 risultati utili consecutivi ottenuti dalla Nazionale ma anche tutto ciò che si muove attorno. A partire da un dato, quello degli ascolti tv, che ne muove tanti altri: boom di audience su Rai  sabato sera, per l'intera partita sono rimasti davanti agli schermi 13.057.000 spettatori, pari al 61,1% di ascolti. Il picco e' stato raggiunto ai tempi supplementari, con 13.578.000 persone sintonizzati sul primo canale, pari uno share pari al 64,1%. Non solo: il passaggio del turno porterà nella casse della Figc oltre 16 milioni di euro con ricavi commerciali che superano i 100.  

L'assegno Uefa

Andiamo con ordine. Battere l'Austria e centrare i quarti di finale farà staccare all'Uefa un altro assegno per i premi legati al torneo. La Federcalcio continentale distribuirà complessivamente 331 milioni di euro alle nazionali: la qualificazione è valsa 9,25 milioni, ogni vittoria nella fase a gironi ha garantito 1 milione, mentre il passaggio agli ottavi 1,5 milioni e l'ingresso ai quarti altri 2,5 milioni. In totale, quindi, sono 16,25 i milioni già incassati, che potrebbero diventare 20,25 centrando la semifinale e un massimo di 28,25 in caso di vittoria in finale a Wembley. Cifre inoltre che faranno salire anche i ricavi della Figc rispetto ai 197 milioni messi a budget per il 2021: nel bilancio preventivo, infatti, la Federcalcio aveva inserito, in via prudenziale, il solo premio per la partecipazione a Euro 2020 da 9,25 milioni. Risultati che impatteranno anche a livello commerciale: per la partnership con Puma sono previsti 16,7 milioni di euro di ricavi nel 2021, ma sono presenti anche bonus per i risultati ed è prevedibile una crescita per le royalties sulla vendita del merchandising, visto che per Euro 2016 (ultima manifestazione disputata dagli azzurri) la Figc aveva incassato 1,5 milioni in royalties, circa il doppio rispetto al 2015 e al 2017, anni senza tornei. E più l'Italia andrà avanti, più tutte le cifre potranno salire ancora.

Inversione di tendenza sui ricavi

A livello commerciale, inoltre, la Federazione negli ultimi due anni ha fatto un deciso passo avanti, a partire dalla scelta di rinunciare all'advisor gestendo il settore internamente. Decisione che ha pagato a livello economico: aspettando novità sul fronte sponsor tecnico (l'accordo con Puma scadrà dopo i Mondiali 2022 e Adidas è in pole per subentrare), negli ultimi due anni i ricavi commerciali, escluso il contratto per la maglia, sono cresciuti del 50% rispetto al quadriennio precedente passando da 70 a 105 milioni, in un momento in cui il mercato ha perso il 36% del suo valore. E la maggiore visibilità garantita dai migliori risultati (contro l'Austria sfiorato il 70% di share, evento più visto da Euro 2016 sulla tv italiana) non potrà che aiutare anche dal punto di vista commerciale. Gli Europei si sono trasformati così in una nuova opportunità e anche in una nuova sfida, come quella di Casa Azzurri. A Roma, in occasione delle tre gare del girone, è stata aperta al pubblico per la prima volta: un cambio di rotta rispetto al passato, con i tifosi che si sono potuti avvicinare così alla nazionale tra possibilità di guardare le partite e acquistare prodotti, oltre ai sette concerti andati in scena live. Un progetto che verrà riproposto anche a Monaco di Baviera in occasione dei quarti di finale, in modalità Casa Azzurri On Tour dedicata a partner commerciali e tifosi.