Giovedì 19 Dicembre 2024
MATTEO AIROLDI
Calcio

Euro 2020, Austria-Macedonia del Nord 3-1: vittoria storica per Arnautovic e compagni

Primo successo a un Europeo per l'Austria, grazie alle reti di Laimer, Gregoritsch e Arnautovic

Arnautovic (ANSA)

Comincia con il piede giusto il cammino continentale dell’Austria che alla National Arena di Bucarest supera 3-1 la Macedonia del Nord e centra la sua prima, storica vittoria a un Europeo, competizione alla quale i macedoni si affacciavano per la prima volta proprio oggi. Gli austriaci sono passati in vantaggio al 18’ grazie a Laimer ma al 27’ hanno subito il pareggio di Pandev che, approfittando di un clamoroso errore di Bachmman, ha ridato linfa ad una Macedonia sbarazzina e capace in contropiede di creare più di qualche grattacapo alla formazione austriaca nella fase centrale dell’incontro. Nel finale, però, la spia della riserva dei macedoni si è accesa e l’Austria è riuscita a prendere definitivamente il sopravvento con le reti dei subentrati Gregoritsch e Arnautovic.  

Primo tempo

Modulo 4-4-1-1 per l’Austria di Foda che lancia dal 1’ la stella Alaba, prossima al passaggio al Real Madrid, e davanti sceglie Kalajdzic, preferito ad Arnautovic e supportato da Sabitzer. 3-5-2, invece, per gli uomini di Angelovski che a centrocampo si affida a Elmas del Napoli mentre per guidare l’attacco sceglie il genoano Pandev e l’ex Palermo Trajkovski. Primo quarto d'ora avaro di emozioni: le squadre cercano infatti di prendere il sopravvento senza creare occasioni concrete. All'improvviso, però, al 18', l'Austria si accende e passa in vantaggio con Laimer che si inserisce con tempismo perfetto in area e insacca al volo un lancio con il contagiri di Sabitzer. Il gol galvanizza gli austriaci che una manciata di minuti più tardi sfiorano anche il bis: Sabitzer, non pago, va vicino all'assist anche al 22' quando dalla sinistra serve Kalajdzic che spizza il pallone al valo ma trova la pronta opposizione in due tempi Dimitrievski. Errore che costa caro perché la Macedonia incassa e rialza prontamente la testa grazie a Pandev: al 27', infatti, l'attaccante genoano sfrutta una "papera" di Bachmann - che all'altezza del dischetto del rigore non trattiene il pallone - e insacca pressoché indisturbato il gol dell'1-1. Il pareggio ristabilisce non solo a livello numerico l'equilibrio in campo e così le squadre si avvicinano al duplice fischio di Ekberg senza ulteriori sussulti.

 

Secondo tempo

L'intensità torna a salire su entrambi i fronti al rientro in campo: a mostrare maggiore intraprendenza in avvio di secondo tempo è però la Macedonia che cerca subito di creare un paio di situazioni potenzialmente pericolose. Gli animi si surriscaldano al 51' dopo un contatto tra Alioski - poi ammonito - e Schlager, ma l'Austria non si fa irretire e cerca pian piano di alzare la pressione. Per provare a sbloccare la situazione, Foda si gioca allora anche le carte Arnautovic, che prende il posto di Kalajdzic, e Gregoritsch, inserito per sostituire uno spento Baumgartner. A sfiorare il 2-1 è però la Macedonia, con Nikolov che, imbeccato in profondità, non riesce a superare Bachmann, il, quale respinge praticamente sui piedi di Pandev che dal cuore dell'area calcia alto di un soffio. La replica austriaca è affidata al neoentrato Gregoritsch che di testa in area spizza il pallone ma trova la risposta decisamente reattiva di Dimitrievski. La gara torna così a salire rapidamente di colpi con l'Austria che, grazie anche ai cambi azzeccati di Foda, riesce a prendere maggiori iniziative e la Macedonia che cerca di farsi trovare pronta per sfruttare i contropiedi concessi dal forcing avversario. Con il passare dei minuti la grinta macedone si affievolisce però e l'Austria ne approfitta per rimettere la testa avanti con la rete al 77' di Michael Gregoritsch, lesto a pochi passi dalla porta a deviare in gol il cross basso di Alaba. A mettere poi il sigillo finale, al minuto 89, è Marko Arnautovic, bravo ad approfittare del retropassaggio errato di Bejtulai e a depositare in rete del definitivo dopo aver dribblato Dimitrievski.

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