Milano, 18 marzo 2021 – Finisce agli ottavi di finale l’avventura in Europa League del Milan, piegato – dopo l’1-1 di una settima fa all’Old Trafford – da un gol di Pogba che appena entrato a inizio ripresa ha freddato Donnarumma approfittando di un grave errore in disimpegno di Meite. I rossoneri lasciano però la competizione europea a testa altissima, visto che sono riusciti a tener testa allo United in tutto l’arco dei 180’, giocando anche quest’oggi con personalità soprattutto nella parte finale due tempi e creando qualche importante occasione da rete (piuttosto nitida quella capitata sulla testa di Ibrahimovic a un quarto d’ora dalla fine). A pesare sul risultato, però, ci ha pensato poi anche la situazione d’estrema emergenza che gli uomini di Pioli hanno dovuto affrontare persino in questa occasione, nella quale i rossoneri non hanno potuto fare affidamento su Calabria, Romagnoli, Rebic e Leao.
Primo tempo
Per l’ennesima volta Pioli deve fronteggiare l’emergenza infortunati che in difesa lo costringe a schierare la Kalulu sulla destra e la coppia di centrali Kjaer-Tomori. In mediana invece c’è Meite al fianco di Kessie mentre sulla trequarti agiscono Saelemaekers, Calhanoglu e Krunic, a supporto di Castillejo, nell’insolita veste di “falso nove”. Solskjaer risponde con uno speculare 4-2-3-1 nel quale ritrova dal 1’ Lindelhof in difesa, e Rashford in attacco, supportato dal trio di trequartisti composto da James, Greenwood e Bruno Fernandes. Panchina, almeno all’inizio, per Ibrahimovic e Bennacer da una parte e Pogba dall’altra. Il pareggio dell’andata obbliga di fatto lo United a partire con le marce alte e grande intensità. Il Milan non si fa però cogliere impreparato e difende con compattezza tra le linee, ma al 10° rischia qualcosa di troppo con la bella combinazione tra Shaw e Bruno Fernandes che da ottima posizione calcia alto il pallone. Pur subendo inizialmente l’iniziativa avversaria, i rossoneri non rinunciano a proporsi anche sul fronte d’attacco e al 23° creano una buona opportunità con Calhanoglu, il cui tiro scoccato dal cuore dell’area viene rimpallato da un avversario. Gli uomini di Pioli crescono con il passare dei minuti e nella seconda parte del primo tempo alzano il baricentro creando qualche grattacapo a Henderson con un tiro dalla distanza di Saelemaekers prima e, ancor più clamorosamente, con Krunic poi: proprio una conclusione scoccata all’altezza del dischetto del rigore dal bosniaco non trova per un’inezia la porta inglese allo scoccare del 45°.
Secondo tempo
All’intervallo Solskjaer mischia le carte facendo una mossa insolita con l’inserimento di Pogba al posto di uno spento Rashford. L’ex Juventus ci mette poco meno di 3’ minuti per lasciare il segno e sbloccare in maniera decisiva il risultato sfruttando un mancato disimpegno di Meite e trafiggendo Donnarumma con un tiro sul, primo palo che spiazza l’estremo difensore milanista. Il Milan non accusa però il colpo e sul ribaltamento di fronte va subito vicino al pari con una conclusione a rientrare di Saelemaekers che Henderson non trattiene lasciandola pericolosamente al centro dell’area. Il vantaggio acquisito favorisce comunque il gioco dello United che cerca di gestire il pallino del gioco. Pioli decide allora di gettare nella mischia Ibrahimovic e Dalot al posto di Castillejo e Kalulu per dare la scossa. I rossoneri pian piano riprendono coraggio e creano un paio di buone opportunità con Kessie. Ben più clamorosa, però, l’occasione che capita a Ibrahimovic che di testa al 74° costringe Henderson agli straordinari. Passato lo spauracchio lo United riprende il controllo del palleggio e riesce così a proteggere fino al triplice fischio di Brych l’1-0 che vale i quarti di finale,
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