Napoli, 24 febbraio 2023 - La scorsa stagione la tappa del Castellani segnò la fine dei sogni scudetto: Luciano Spalletti non ha evidentemente ancora digerito quell'incredibile rimonta subita dal suo Napoli, che sabato 25 febbraio alle 18 tornerà a far visita all'Empoli con l'intenzione di cancellare quel tonfo e blindare ulteriormente il primato in classifica.
Da Empoli a Empoli
"In quest'ultimo periodo abbiamo fatto molti progressi: abbiamo imparato a gestire le diverse situazioni e a leggere meglio le partite. Quella di domani resta una gara molto complicata: loro hanno uno stile di gioco collaudato ormai da tempo e giocatori molto forti tipo Vicario, di cui parlano tutti, Parisi e Baldanzi. A questi ragazzi, che verosimilmente in futuro militeranno nelle grandi squadre, aggiungo Luperto, di cui conosciamo la qualità: aveva solo bisogno di giocare con continuità e lo sta facendo a Empoli". Proprio nella provincia toscana è cominciata la carriera di allenatore di uno Spalletti che oggi sta vivendo il periodo di massimo splendore. "Sono partito da lì e sono molto grato a quella realtà, che notoriamente fornisce tanti spunti a chi vuole fare questo mestiere". Dal modello Empoli al modello Napoli. "Non so se possiamo diventare fonte di ispirazione per gli altri, ma di certo i complimenti ci fanno piacere".
Il retroscena su Lobotka
Eppure, anche una macchina perfetta come quella azzurra può aver bisogno di far rifiatare determinati ingranaggi. "Dopo la gara di Francoforte il gruppo ha goduto di un giorno intero di riposo totale. Ho preferito questo approccio a una sessione di recupero che avrebbe comunque riportato i ragazzi con la testa agli impegni. Abbiamo dei preparatori molto bravi - continua Spalletti - ma molto lo fa il rendimento della squadra: vincere con queste modalità facilita il recupero dei muscoli". A proposito di muscoli: tra le colonne degli azzurri figurano indubbiamente Anguissa e Lobotka, che stanno vivendo una sorta di seconda giovinezza. "Mi ripeto fortunato perché, grazie ai miei collaboratori, conoscevo il profilo dello slovacco fin dai tempi dell'Inter: poi furono fatte altre scelte di mercato, ma quando sono venuto qui lo ammiravo già per questo motivo. Anche Anguissa è fortissimo - conclude Spalletti - ed è uno di quei giocatori che ti copre tutto il campo".
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