Torino, 3 novembre 2021 - Da molto tempo Paulo Dybala sognava una serata come quella di ieri sera. Doppietta che vale la rete numeo 106 in bianconero e, soprattutto, il sorpasso su Michel Platini (con tanto di esultanza celebrativa, sdraiato con un braccio sotto la testa, a ricordare la reazione del fenomeno francese dopo il gol annullato nella finale Intercontinentale del 1985), fermo a quota 104, e John Charles. Reti pesanti che portano la Juve qualificazione agli ottavi di Champions League. Tutto in una partita, la migliore dell'argentino in una stagione comunque costellata di prestazioni esaltanti, unica luce nel buio juventino di questa prima parte di annata. La Joya ha segnato la strada anche contro lo Zenit San Pietroburgo, con giocate di classe e tanta pericolosità dalle parti della porta russa.
Doppietta decisiva e assist
Prima il palo di destro, poi il gol dell'1-0 di sinistro, quasi un gioco da ragazzi per uno come lui. Nel secondo tempo, con il punteggio bloccato sull'1-1, è stato ancora il numero 10 a prendersi la responsabilità di calciare il rigore. Malamente il primo tentativo. Magnificamente il secondo. Infine, l'assist per l'amico Alvaro Morata, che aveva un gran bisogno di gonfiare la rete. Lo ha ringraziato lo spagnolo, ma pure tutta la squadra. Perché, nel momento più complicato, Dybala non ha tradito i compagni, così come non li aveva traditi a Verona, quando solo la traversa e un miracoloso Montipò gli avevano negato il gol.
Nella storia bianconera
Stavolta neanche la sfortuna ha potuto nulla di fronte a un Paulo irresistibile, osannato dall'Allianz Stadium ed esaltato da Massimiliano Allegri nel post gara. Post gara nel quale, ancora una volta, l'ex Palermo ha parlato da leader, consapevole di essere riconosciuto tale dal gruppo. E dalla società, che è pronta a fargli firmare un rinnovo che comporterà onori ma anche oneri. Il classe '93 ne è consapevole e, come mai finora, sembra avere le spalle abbastanza larghe per assumersi le responsabilità che gli verranno affidate. Intanto, continua la scalata nella storia della Juventus. Superati Platini e Charles, adesso Dybala si trova all'11esimo posto a quota 106. La Top 10 è vicina, dato che Munerati dista appena sette centri. E se consideriamo solo le gare di Coppa dei Campioni e Champions League, la Joya è terza con 18 sigilli, dietro solo a due mostri sacri come Del Piero (44) e Trezeguet (28).