Lunedì 23 Dicembre 2024
MATTEO AIROLDI
Calcio

Dinamo Zagabria-Milan 0-4: ottavi di Champions più vicini

I rossoneri aprono le danze con la rete di Gabbia al 39' e poi dilagano nella ripresa con Leao, Giroud e l'autorete di Ljubicic. Un poker che vale il secondo posto

Zagabria, 25 ottobre 2022 – Il Milan travolge la Dinamo Zagabria con un netto 4-0 alla Maksimir Arena – dove i croati non perdevano da dicembre 2021 – e si prende il secondo posto del girone E di Champions League, con la possibilità di arpionare gli ottavi tra una settimana a San Siro in caso di vittoria o persino pareggio contro il Salisburgo. I rossoneri sono stati protagonisti ancora una volta di una prestazione di grande personalità e solidità, figlia soprattutto di un gioco spumeggiante in attacco e del dominio a centrocampo della coppia formata da Bennacer e Tonali. Ai rossoneri sono bastati poco più di 10’ minuti per prendere le misure a una Dinamo partita con intraprendenza ma ne sono serviti ben 39’ per sbloccare la situazione con il gol di testa di Gabbia, bravo a insaccare l’1-0 dopo diverse palle gol sprecate dai compagni. Nella ripresa, poi, gli uomini di Pioli hanno definitivamente sciolto le briglie dilagando con le reti di Leao, Giroud – su rigore – e l’autogol di Ljubicic.

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Leao (ANSA)
Leao (ANSA)

Le scelte di Cacic e Pioli

Cacic opta per un 3-5-2 con il terzetto composto Ristovski – visto in Italia –, Sutalo e Peric davanti a Livakovic. Sulle fasce agiscono invece Moharrami e Ljubicic. In mezzo al campo a fare da playmaker Misic, con Ivanusec e a Ademi più in avanti per tentare di imbeccare il tandem d’attacco composto da Orsic e dall’ex Bologna Petkovic. Collaudatissimo 4-2-3-1, invece, per Pioli che nel pacchetto difensivo davanti a Tatarusanu non ha di fatto possibilità di scelta e schiera Kalulu, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez. Tonali e Bennacer formano l’inossidabile tandem in mediana, mentre sulla trequarti c’è la sorpresa Rebic a destra a fare reparto con De Ketelaere (Diaz parte dalla panchina) e Leao a supporto di Giroud.

Primo tempo

Dopo l’avvio intraprendente della Dinamo, il Milan trova le chiavi per eludere il pressing croato ed esce dal guscio sfiorando il gol con una spizzata di Giroud che però è in lieve fuorigioco sul suggerimento di De Ketelaere. I rossoneri fiutano il buon momento, insistono arrivando di nuovo a un passo dal vantaggio, al 10’, prima con Kjaer – il cui tiro viene fermato sulla linea di porta da Peric – e poi con De Ketelaere che a sua volta viene fermato dal muro difensivo della Dinamo. La risposta dei croati è decisa ed è nel diagonale largo di Ljubicic ma soprattutto nel colpo di testa di Moharrami, intercettato in maniera provvidenziale da Gabbia, e nel tiro a giro dal limite di Ivanusec, parato da Tatarusanu. I padroni di casa giocano senza timori reverenziali, recuperano palloni preziosi e si giocano la carta delle ripartenze creando qualche grattacapo ai rossoneri che con pazienza lasciano passare la sfuriata dei padroni di casa e rialzano il baricentro provando a sfruttare le giocate di Giroud e di Rebic. A sbloccare la situazione, a 5’ dall’intervallo, ci pensa però Matteo Gabbia che trova il suo primo gol in Champions League inserendosi alla perfezione su una punizione battuta dalla tra trequarti da Tonali e insaccando l’1-0 che i rossoneri si portano negli spogliatoi.

La ripresa

Forti del vantaggio, i rossoneri cominciano la ripresa con il giusto piglio e dopo meno di 2’ creano una ghiotta occasione con De Ketelaere che però non indirizza bene il suo diagonale che viene intercettato da Peric. Il raddoppio è però nell’aria e porta la firma di Leao che, al 49’, in percussione sfrutta un rimpallo favorevole e a tu per tu con Livakovic lo fredda con un rasoterra sul primo palo. Il match si mette ancor più in discesa per gli uomini di Pioli che giocano sul velluto tenendo in mano il pallino del gioco. Al 52’ arriva il momento di Krunic che prende il posto di un De Ketelaere apparso ancora in difficoltà nel trovare la giusta collocazione in campo, mentre Cacic risponde con i tre inserimenti di Baturina, Spikic e Drmic, ma non basta perché al 58’ il Milan cala il tris con il rigore conquistato da Tonali – trattenuto in area da Ljubicic – e trasformato da Giroud con un tiro sotto all’incrocio dei pali croati. Ivanusec prova a rendere meno amaro il passivo con una conclusione che al 65’ impegna Tatarusanu ma non basta ed anzi, al 69’, arriva addirittura il poker rossonero con l’autogol di Ljubicic che sul cross di Leao, autore dell’ennesima progressione irresistibile, viene un po’ beffato dall’errore abbastanza clamoroso di Giroud e di testa infila la palla nella propria porta. Con i tre punti ormai in ghiaccio, Pioli concede un po’ di riposo a Leao, Theo Hernandez e Bennacer, ma la sostanza non cambia, perché i rossoneri conducono in porto la vittoria senza patemi e trovando addirittura con Pobega il gol del 5-0, annullato però per fuorigioco, e sfiorandolo anche successivamente con Krunic, che all’87’ si fa ipnotizzare in campo aperto da Livakovic, e Rebic.