Napoli, 3 giugno 2022 - In un'estate praticamente senza certezze il Napoli se ne ritrova in casa una sola ma grande come una casa: Giovanni Di Lorenzo, il signore della corsia destra che sogna la fascia di capitano.
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Un'estate movimentata
Una scadenza per coronare questo traguardo non c'è ed il motivo è semplice: il classe '93 vuole indossare la maglia azzurra per il resto della sua carriera. Una dichiarazione d'intenti (e d'amore) non consueta nel calcio di oggi, quello che brucia in poco tempo le 'bandiere' in nome di soldi e interessi. E' ciò che sta succedendo proprio all'ombra del Vesuvio, dove è in corso una vera e propria rivoluzione dettata dalla fine evidente di un ciclo sportivo e dalla 'spending review' messa in pratica da Aurelio De Laurentiis sul fronte stipendi. In questo marasma sono finiti anche i pezzi grossi della rosa, quelli in predicato di ereditare i gradi di capitano da Lorenzo Insigne: alzi la mano chi è disposto a scommettere qualcosa sulla permanenza certa di uomini del calibro di Dries Mertens, Kalidou Koulibaly e David Ospina, giusto per citare i principali senatori del roster. Poi c'è l'eccezione, appunto Di Lorenzo, che in giorni non proprio semplicissimi sul piano personale per essere diventato uno dei simboli della figuraccia dell'Italia nella Finalissima contro l'Argentina ci tiene a giurare la propria fedeltà all'azzurro: appunto quello della Nazionale, della quale sarà verosimilmente uno dei punti fermi dal quale ripartire nel nuovo ciclo all'orizzonte e soprattutto del Napoli, la cui rivoluzione in essere si fonda anche su espresse richieste di Luciano Spalletti.
Spauracchio Messi
Fin dalla seconda metà della stagione appena archiviata il tecnico toscano non ha infatti mai nascosto la voglia di avere tra le mani una squadra più avvezza alla lotta: possibilmente senza pagare dazio sul piano della qualità. Succede così che De Laurentiis accontenta in un amen il suo allenatore mettendo a referto l'acquisto di Mathias Olivera, terzino sinistro dotato di una fisicità importante: soprattutto se paragonata a quella di Mario Rui. A destra in realtà questi ingredienti erano già presenti, con Di Lorenzo notoriamente capace di abbinare qualità e quantità in entrambe le fasi e con la consolazione che non sempre si troverà di fronte un Leo Messi in versione stellare. O forse, chissà, il duello potrebbe riproporsi nella prossima Champions League, quella che il Napoli ha guadagnato anche grazie all'apporto del proprio stacanovista, da oggi dichiaratamente 'Capitan Futuro'.