Cremona, 6 maggio 2023 - Se lo scudetto ha preso ormai matematicamente la via di Napoli, il campionato offre comunque altri spunti molto interessanti nelle varie zone della classifica. Nei bassifondi della graduatoria la bagarre salvezza è entrata nel vivo, come testimonia la vibrante tensione che a lungo blocca gambe e testa di Cremonese e Spezia. Alla fine sono i grigiorossi a spezzare l'equilibrio grazie a Ciofani, ma il resto lo fanno le grandi parate di Carnesecchi, salvato dalla traversa nell'unica occasione, quella firmata Shomurodov, in cui la palla lo aveva superato. Proprio dalla difesa nasce il gol del raddoppio che di fatto chiude la partita e riapre la lotta per non retrocedere: Vasquez fa esplodere lo Zini e fa calare in un baratro di terrore uno Spezia in caduta libera. Sono invece in forte risalita le quotazioni della salvezza della Cremonese, allenata non a caso da un mago come Davide Ballardini: i punti in classifica oggi sono 24, apppena 3 in meno dei liguri, già agganciati dall'Hellas Verona qualche giornata fa. Distacchi impossibili da pronosticare fino a poche settimane fa, anche se a ben vedere i grigiorossi nell'arco della stagione avevano già lasciato intravedere delle grandi potenzialità sul piano dei singoli e del collettivo: il contesto era però quello della Coppa Italia, dove la neopromossa giocava senza quella cappa di ansia che ne ha invece rovinato il cammino in Serie A. Poi la svolta firmata Ballardini, bravo a trasformare il costante 'vorrei ma non posso' dei suoi ragazzi in realtà e concretezza: ingredienti che non sono ancora sufficienti per salvarsi, ma mai come ora le speranze sono più accese che mai.
Le formazioni ufficiali
Ballardini si affida al 4-2-3-1: ad aprirlo c'è Carnesecchi tra i pali, protetto da Sernicola, Ferrari, Lochoshvili e Vasquez. Davanti alla difesa ci sono Meité e Castagnetti, mentre l'unica punta è Ciofani: ad assisterlo Okereke, Galdames e Valeri. Semplici risponde con un 4-3-3: in porta c'è Dragowski, con Amian a sinistra, Nikolaou a destra e la coppia Wisniewski-Ampadu al centro. La mediana è composta da Bourabia, Ekdal e Esposito (che sostituisce all'ultimo secondo Bastoni, appiedato da un guaio fisico durante il riscaldamento), mentre la punta centrale è Shomurodov, innescato da Agudelo a destra e Gyasi a sinistra.
Primo tempo
Il primo guizzo del match è firmato da Esposito, subentrato all'ultimo secondo a Bastoni: si tratta di una punizione che però sorvola la traversa. E' comunque l'emblema della partenza decisamente più decisa da parte dello Spezia, che sfiora la rete in due occasioni nel giro di pochi secondi: prima Carnesecchi deve intervenire a mano aperta sulla botta di Amian e poi deve ripetersi sul colpo di testa di Wisniewski dagli sviluppi del seguente corner. La Cremonese replica al 14', quando Ciofani dalla distanza scocca un mancino che Dragowski respinge con i pugni. L'occasione, per quanto sfumata, ha il merito di svegliare i padroni di casa, che provano a gestire maggiormente la sfera con la speranza di trarne un beneficio. In realtà i ritmi non si alzano: a vincere è la paura di due squadre alle prese con un momento delicatissimo della stagione, che coincide per giunta con la fase cruciale del campionato. A complicare ulteriormente le cose per i padroni di casa ci si mette l'erroraccio in fase di impostazione di Galdames, che sbaglia il passaggio per servire un liberissimo Okereke a coronamento di una ripartenza molto pericolosa. I rimpianti della Cremonese durano fino al 41', quando Ciofani usufruisce di un rimpallo molto fortunato con Wisniewski e col mancino manda la palla nell'angolino, punendo un incolpevole Dragowski. Lo Spezia non ci sta e reagisce subito grazie a Gyasi, che penetra in area e da posizione defilata sollecita i riflessi di Carnesecchi, ancora una volta provvidenziale.
Secondo tempo
Gli ospiti rientrano dagli spogliatoi con lo spirito giusto e per poco non pareggiano subito: il protagonista è Shomurodov che, lanciato da un bel velo di Ekdal, scocca una conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza proprio sulla linea di porta. Dall'altro lato del campo sale in cattedra Galdames, che prima viene disinnescato all'ultimo da un intervento alla disperata di Ampadu e poi con un bel destro manca di poco il bersaglio. Semplici prova a scuotere i suoi cambiando qualcosa: fuori Nikolaou, Bourabia e Gyasi e dentro Reca, Nzola e Verde. Le mosse sembrano pagare, perché al 62' proprio Nzola sfiora il pareggio con un sinistro a giro leggermente impreciso. Ballardini prova a blindare il risultando togliendo Ferrari e Castagnetti, sostituiti da Benassi e Chiriches: si tratta di accorgimenti tattici volti chiaramente ad abbassare il ritmo per congelare la partita. In realtà proprio Benassi va a un passo dal raddoppio: Ampadu si immola e devia in angolo il sinistro dell'ex Fiorentina. L'amarezza dello Zini al 77' diventa gioia quando Vasquez incorna in rete un calcio di punizione battuto da Galdames e cambia così la storia della partita e forse dell'intera lotta salvezza. Semplici corre ai ripari: fuori Esposito e Agudelo e dentro Kovalenko e Cipot. La reazione dello Spezia è tutta in un piazzato di Verde che non impensierisce Carnesecchi, che specialmente nel primo tempo ha risolto brillantemente problemi ben più seri. La Cremonese, riguadagnata la sfera, prova a giocare con il cronometro. Ballardini intanto toglie Ciofani e Okereke e inserisce Afena-Gyan e Buonaiuto. Da giocare resta solo il recupero, durante il quale di fatto non succede più nulla: a vincere è meritatamente la Cremonese, che riapre la lotta salvezza e tira ancora più giù uno Spezia letteralmente alla deriva. I grigiorossi salvono a 24 punti in classifica contro i 27 dei liguri, che hanno la striscia aperta senza vittorie più lunga del campionato: è solo l'ennesima spia di emergenza di una macchina che non vuole saperne di ripartire nonostante la mano saggia di Semplici. Dall'altro lato c'è invece il mago Ballardini, vicino a compiere l'ennesima impresa salvezza della sua carriera: la strada imboccata dai suoi è quella giusta.
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