Lunedì 23 Dicembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Cremonese-Napoli, panchina show mentre scoppia il caso Kvaratskhelia

Spalletti risolve una gara più dura del previsto grazie ai rincalzi. Il suo collega Alvini attacca il georgiano: nel mirino il rigore che sblocca la partita

Cremonese-Napoli, l'esultanza degli azzurri (Ansa)

Napoli, 10 ottobre 2022 - C'era una volta la panchina, l'anello debole di un Napoli costretto a dipendere dalla verve e dalla forma dei titolarissimi: storia del passato, perché mai come in questa prima parte di stagione sono proprio le cosiddette seconde linee a prendersi spesso i titoloni, come successo anche contro la Cremonese.

L'esercito dei marcatori

E dire che la sfida dello Zini, palo di Rrahmani a parte, era cominciata nel migliore dei modi, con il classico episodio che sblocca la situazione. Episodio che tra l'altro, oltre al rigore trasformato da Politano, ha aperto un piccolo caso Kvaratskhelia, tacciato da varie voci (su tutte quella di Massimiliano Alvini, allenatore della Cremonese) di lasciarsi cadere troppo facilmente in area. Quasi per mettere a tacere qualsiasi polemica e per riequilibrare la partita, il Napoli sbanda in difesa e concede a Dessers la penetrazione buona per scrive un pareggio che vacillerà e crollerà sotto i colpi dei jolly pescati da Luciano Spalletti. Si comincia dal solito Simeone, lo specialista dei gol facili (e non solo) che più di ogni altro raffigura l'efficacia della panchina: specialmente se si pensa che fino a pochi mesi fa le sue mansioni di sblocca-partite erano affidate, con tutto il rispetto del caso, al buon Petagna. Il resto lo fanno gli altri subentrati Lozano e Olivera, con quest'ultimo che entra nel sempre più lungo elenco di marcatori in campionato: per la precisione 12 diversi di cui molti provenienti dalla recente sessione di mercato, quella che aveva fatto gridare allo smantellamento collettivo. Invece la realtà per ora narra una storia diversa: quella di una squadra che ci ha guadagnato nella qualità e nella varietà offensiva, con uno dei pochi dubbi che alberga a centrocampo, dove apparentemente non ci sono più giocatori con la stoccata dalla distanza alla Fabian Ruiz che possa scoperchiare le gare più chiuse.

Abiti diversi

Nel frattempo ci pensa il resto della banda Spalletti a rotazione a togliere le castagne dal fuoco con prestazioni di diversa fattura: stellare contro l'Ajax, sofferta contro la Cremonese. Il bottino offensivo totale di queste ultime due partite dal sapore così diverso recita 10 gol fatti e 2 subiti, a testimonianza di una squadra che sa vincere e convincere anche su palcoscenici dal tenore opposto, riuscendo a cambiare abito nel giro di pochi giorni: dallo smoking delle notti di Champions alla tuta sporca adatta per i campi di provincia, quelli dove notoriamente spesso si perdono punti e interi campionati.

Leggi anche - Calcio, è morto Sergio Brighenti: l'eroe di Wembley