Reggio Emilia, 19 maggio 2021 - La festa al Mapei Stadium è tutta bianconera. La Juventus vince la sua 14esima Coppa Italia battendo l'Atalanta per 2-1. Decisivo il gol di Chiesa nella ripresa, con l'ex Fiorentina eletto man of match. Di Kulusevski e Malinkovskyi le altre reti della finale. Per Andrea Pirlo e la sua squadra si tratta del secondo titolo stagionale dopo la Supercoppa Italiana, mentre per Gigi Buffon è l'ultimo trofeo con la sua amata Vecchia Signora.
Dea scatenata in avvio
Niente Dybala o Morata accanto a Ronaldo, ma Kulusevski. Nessuna sorpresa invece nell'Atalanta, con Giampiero Gasperini che schiera la coppia Malinovskyi-Pessina alle spalle dell'unica punta Zapata. L'attaccante colombiano è incontenibile nei primi minuti: al 3' la sua fuga sul fondo genera l'occasione per Palomino, il cui tiro viene respinto da Buffon. Due minuti più tardi il numero 91 si mette in proprio e per poco con il sinistro non porta i suoi in vantaggio. E' la Dea a dettare il ritmo, forsennato, in questo avvio di gara. La Juventus dal canto suo prova a tenere testa mettendoci altrettanta aggressività, ma meno qualità, e al 24' rischia nuovamente sul diagonale di Freuler.
Botta e risposta
Ai punti la truppa di Gasperini meriterebbe, ma a passare sono i bianconeri. Al 30' il contrasto al limite del fallo di Cuadrado su Gosens porta a un rimpallo nell'area atalantina di cui approfitta con un sinistro magistrale Kulusevski. La reazione dei bergamaschi non si fa attendere e al 35' servono i guantoni di Buffon per dire no alla zuccata di Hateboer. La Dea preme e al 41' pareggia i conti con Malinovskyi, di nuovo a segno contro la Vecchia Signora. Splendida la bordata da fuori area del centrocampista ucraino, servito alla perfezione da Hateboer. E' l'ultima emozione di un primo tempo vibrante e gradevolissimo per essere una finale.
Cresce la Juve
Se era stata l'Atalanta a farsi preferire nella frazione d'apertura, a inizio ripresa è la squadra di Pirlo a prendersi la scena. Al 47' subito un pericolo per Gollini, con il colpo di testa di McKennie che finisce la sua corsa di poco sul fondo. Dopo un calcio di punizione insidioso di Malinovskyi, salvato dalla difesa bianconera, tocca a Kulusevski chiamare in causa Gollini con un tocco ravvicinato. Il portiere nerazzurro deve invece ringraziare il palo al 60', quando Chiesa - smarcato da un tacco di Ronaldo - centra il legno da posizione favorevolissima. La Dea appare stanca e così Gasperini decide di lanciare nella mischia sia Muriel che Pasalic.
La decide Chiesa
L'inerzia è assolutamente favorevole alla Juventus, che al 73' torna avanti: Chiesa, proprio nell'ultima azione prima di uscire, dialoga con Kulusevski, entra in area e stavolta non perdona Gollini. Per difendere il nuovo vantaggio, Pirlo inserisce pure Bonucci, che alla vigilia sembrava indisponibile. L'Atalanta prova disperatamente a riagguantare gli avversari, ma il muro bianconero non crolla e dopo quattro minuti di recupero può scattare la festa della Signora.
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