Milano, 21 dicembre 2021 - Questa Coppa d'Africa 2021 s'ha da fare. Parola del presidente della Confederazione calcistica africana (Caf) Patrice Motsepe, che nella giornata odierna ha avuto un confronto - a due detta "fruttuoso" - con il capo di Stato del Camerun (dove è in programma la manifestazione), Paul Biya. "Io arriverò in Camerun il 7 gennaio per vedere giocare a calcio. E sarò alla stadio Olembé il 9 con la mia famiglia per assistere a Camerun-Burkina Faso. E ci sarò anche il 6 febbraio per consegnare la coppa". Il torneo durerà appunto dal 9 gennaio al 6 febbraio, quasi un mese, anche se per molti club europei non si sarebbe dovuto giocare.
Motsepe chiede collaborazione
Il motivo è chiaramente riconducibile al costante aumento di casi in giro per il mondo. C'è il rischio che un calciatore si contagi, ma anche che si infortuni e nel bel mezzo della stagione non sarebbe il massimo per una società. Nonostante il malumore generale che si respira nel Vecchio Continente, Motsepe auspica collaborazione massima. "Dobbiamo lavorare tutti insieme, con l’Europa, la Cina, l’America, amiamo tutti il calcio. Ma abbiamo un dovere di sviluppare il nostro continente e sono convinto che il calcio africano sia tra i migliori del mondo. Vogliamo che i nostri giocatori africani giochino in Europa, abbiano successo lì e giochino in tutto il mondo. Ma vogliamo anche costruire il calcio africano perché diventi un centro di eccellenza mondiale. Quindi - sottolinea il numero uno della Caf - ci impegneremo con tutti i club. Inoltre, siamo guidati dalle regole Fifa che impediscono alle società di trattenere un giocatore convocato per la squadra nazionale per una competizione ufficiale. Questo è molto importante perché non possiamo sempre permettere che l’Africa sia l’ultima”.
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