Keylor Navas (Ansa)
Napoli, 13 agosto 2022 - Napoli e Parigi: un asse che sul mercato negli ultimi anni si è riproposto con frequenza. Di solito erano i giocatori azzurri a imboccare la via per la capitale francese: destino che in un certo senso si sta ripalesando anche per quanto riguarda Fabian Ruiz. Stavolta però è anche il club partenopeo a guardare in casa Paris Saint-Germain, con Keylor Navas balzato in pole per diventare il signore dei pali del Maradona.
Il sorpasso
All'inizio queste due operazioni apparivano slegate: forse perché in cima alla lista dei preferiti di Cristiano Giuntoli c'era Kepa Arrizabalaga, l'ex portiere dei record da rigenerare all'ombra del Vesuvio. Un'operazione suggestiva ma forse rischiosa per un estremo difensore che al Chelsea non ha praticamente quasi mai mantenuto le aspettative. Meglio andare quindi sul sicuro in quello che è di fatto il ruolo più delicato della squadra, con Keylor Navas indicato come il profilo migliore in tal senso. Senza contare i tanti punti in comune tra il costaricano e David Ospina: statura non eccessiva, sangue latino, esperienza, leadership e un'ottima abilità con i piedi. Assodata la bontà dell'affare, ora c'è 'solo' da portarlo al termine e stavolta senza considerare Fabian una situazione a parte. Anzi: la trattativa parallela muove i propri primi passi appunto da uno sconto per lo spagnolo, che potrebbe passare al PSG per 'appena' 25 milioni (bonus inclusi). In cambio il Napoli si prepara ad accogliere Keylor Navas contribuendo solo per la metà al pesantissimo ingaggio di un portiere che si è deciso a sposare la causa azzurra per diversi motivi. Innanzitutto il posto assicurato, con la fine del deleterio ballottaggio con Gigio Donnarumma. Poi la presenza del club partenopeo nel lotto di chi parteciperà alla Champions League: una 'musichetta' che sedotto anche Giovanni Simeone.
La formula per il Cholito
Per il Cholito è iniziata la trafila delle visite mediche di rito: poi arriverà la firma che lo renderà un giocatore del Napoli con la formula del prestito oneroso (3,5 milioni) con obbligo di riscatto (a 12 milioni) condizionato alla qualificazione alla prossima Champions League e ad alcuni traguardi personali dello stesso attaccante, per il quale è pronto un quinquennale. L'obiettivo è raggiungere l'ufficialità prima della partita contro il Verona: praticamente l'immediato appuntamento con il passato per Simeone, che sogna di riallacciare la buona tradizione degli argentini a Fuorigrotta interrotta con l'addio tumultuoso di Gonzalo Higuain.
Leggi anche - Lecce-Inter, probabili formazioni e dove vederla in tv