Luciano Spalletti
Milano, 27 gennaio 2018 – L’Inter domani sarà di scena al Mazza di Ferrara nell’anticipo di mezzogiorno contro la Spal. Intanto, continuano le sirene del calciomercato di gennaio, sia in entrata che in uscita. Oggi non si registrano particolari novità: i nerazzurri continuano a seguire con enorme interesse Pastore ma i costi sono proibitivi, il Jiangsu non molla Ramires così come la Lokomotiv si tiene stretta Fernandes. In uscita, si tratta ancora con il Crystal Palace per Eder.
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OBIETTIVO SPAL - Per gli uomini di Spalletti la necessità di tornare dall’Emilia con tre punti e rilanciare le quotazioni in ottica Champions League, anche perché la squadra nerazzurra non vince in campionato dal 3 dicembre. Un’Era geologica. Il pensiero di Spalletti: “Per natura sono sempre fiducioso, perché è qualcosa di contagioso – ha ammesso – Vedo dei miglioramenti e la conoscenza dei miei calciatori mi fa stare tranquillo. Sicuramente ci sono stati dei passi indietro ma l’applicazione e la disponibilità c’è sempre. Bisogna tornare a vincere usando qualità differenti da prima, ma la forza mentale dei miei è indubbia”. Per Spalletti è fondamentale il lavoro per quella che sarà la lotta Champions: “La differenza tra chi si qualificherà e chi no la farà l’insistenza sulle metodologie di lavoro – ha proseguito il tecnico – Serve mettersi nelle condizioni giuste giorno dopo giorno, voler portare a casa delle risposte e dei risultati per arrivare in fondo ai nostri obiettivi”.
RAFINHA PERFETTO NELLO STRETTO – Nel frattempo la dirigenza ha fornito a Spalletti un rinforzo in mediana: Rafinha. L’allenatore ha avuto buoni riscontri dai primi allenamenti dell’ex Barcellona: “Può giocare in più ruoli – ha affermato – Durante una partita il campo si suddivide in zone più piccole in cui bisogna avere tecnica e qualità, lui nello stretto è molto abile e quando gli avversari ti saltano addosso questa qualità diventa decisiva. Conosce il calcio e questo rende le cose semplici, abbiamo preso un giocatore forte”. Un pensiero sul mercato, che vede ancora delle difficoltà a far arrivare giocatori di un certo calibro: “E’ un mercato difficile per noi e per gli altri, ci sono barriere, limiti e da parte nostra dobbiamo saperci accontentare. Dobbiamo usare bene il materiale a disposizione, e noi ne abbiamo".
