Doha, 5 dicembre 2022 - Il Brasile manda un segnale alle rivali, ed è inequivocabile. Chi vorrà vincere il Mondiale dovrà passare da noi e siamo in forma. I verde oro hanno battuto nettamente per 4-1 la Corea del Sud negli ottavi di finale mettendo in mostra un primo tempo sontuoso e spettacolare con quattro gol segnati, bel gioco e tanta qualità. La squadra di Tite è al meglio.
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Apre Vinicius, poi goleada
Il Brasile si affida al talento di Richarlison prima punta supportato ai lati di Raphinha e Vinicius, recupera anche Neymar dalla botta alla caviglia. La Corea invece punta sull’ariete Cho in coppia con il fenomeno Son. L’andazzo, purtroppo per i coreani, è chiaro fin da subito. Brasile ovviamente a fare la partita, lo schema è aprire spazi internamente cercando le fasce e poi sfruttare le combinazioni tra Neymar e Richarlison. Già al 6’ verdeoro in vantaggio, la fuga di Raphinha a destra propizia l’inserimento di Vinicius sul secondo palo, destro a giro sublime e palla nel sette. Partita compromessa e lo è ancora di più quando al 10’ Kim si fa anticipare da Richarlison in area, calcione e rigore. Neymar trasforma il raddoppio. La Corea si vede con una botta di Hwang che costringe Allisson al miracolo, ma dietro si balla e si rischia ad ogni folata brasiliana. Splendida triangolazione al 30’, smarcato Richarlison a due passi con un’azione tutta di prima. Che spettacolo. 3-0. Brasile scatenato, il football bailado dei sudamericani è un piacere e al 37’ c’è il poker, sempre con un’azione spettacolare grazie a Vinicius che scodella per Paquetà che infila il piattone al volo. All’intervallo è praticamente un massacro calcistico.
Paik per la bandiera
La ripresa si apre con un sussulto coreano grazie a Son, ma Allisson oggi ha deciso che non deve passare niente e compie un altro miracolo. La partita oggettivamente non ha molto da dire, in soli 45 minuti il Brasile ha messo in ghiaccio la qualificazione, ma serve arrivare al 90’ e c’è sempre il dilemma tra lo smettere di giocare e non umiliare l’avversario o continuare. Il Brasile sembra scegliere la via dell'oculatezza, si possono gestire le energie, ma quando la Corea si espone al contropiede Neymar e Raphinha non si lasciano sfuggire l’occasione e Kim deve murare due volte per evitare passivi maggiori. Almeno la Corea riesce a trovare il gol della bandiera, arriva al 77’ con un mancino di contro balzo di Paik che mette il suo nome sul tabellino. Lo potrà raccontare ai nipotini. La partita scorre fino al fischio finale come una puntata del Tenente Colombo, dove il colpevole era chiaro fin dall’inizio. Troppo Brasile per la Corea. Ai quarti c’è la sfida alla Croazia di Modric.
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