Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 18 novembre 2020 – L’Italia grazie alle reti di Belotti e Berardi stende con un secco 2-0 la Bosnia e chiude in testa il girone A della Nations League staccando il pass per le Final Four dove gli azzurri se la vedranno con Francia, Spagna e Belgio il prossimo anno. Non poteva che essere soddisfatto, quindi, a fine gara ai microfoni Rai Alberico Evani che anche questa sera ha sostituito sulla panchina azzurra Roberto Mancini – ancora positivo al coronavirus –, al quale l’ex centrocampista del Milan ha dedicato questa vittoria: “Ci sentiamo tutti i giorni con Mancini che sa tutto quello che succede nel gruppo. Credo che questi ragazzi gli abbiano dato una bella soddisfazione e gli abbiano fatto un bel regalo. Lo aspettiamo presto”. Un successo importante non solo in chiave Final Four ma anche per il ranking delle fasce dei prossimi mondiali: “Sarà bello confrontarsi con alcune tra le squadre più forti d’Europa per vedere il nostro livello. Pensiamo di esserci avvicinati a loro e quando ci giocheremo contro vedremo”. La chiosa è un elogio alla squadra: “Vogliamo arrivare ai risultati attraverso il gioco. Ci siamo preparati per questo negli ultimi due anni. I ragazzi sono stati meravigliosi e non ci sono altri termini per descriverli. Pur essendo senza Mancini hanno dato tutto dimostrando di essere uomini straordinari prima che grandi giocatori”.
La soddisfazione di Insigne
Tra i grandi protagonisti di questo ennesimo successo azzurro, pur non avendo bagnato la sua prestazione più che positiva con un gol, c’è anche Lorenzo Insigne, visibilmente soddisfatto nel post-gara: “Sapevamo che oggi sarebbe stata dura ma siamo stati bravi ad arrivare all’appuntamento pronti e carichi. Credo che abbiamo disputato una grande partita sul piano della mentalità perché come ci chiede Mancini anche oggi siamo riusciti ad impostare il nostro gioco. Ci sta aiutando a crescere e noi stiamo dando tutto sapendo che indossare questa maglia dev’essere sempre un orgoglio e cercando in ogni occasione di rispettarla”.
MATTEO AIROLDI