Lunedì 23 Dicembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Serie A: Atalanta-Napoli 4-2. Muriel show, paura per Osimhen

La banda Gasperini dilaga nella ripresa con Zapata, Gosens, Muriel e Romero e allunga in ottica quarto posto sugli azzurri, a segno con Zielinski e l'autogol di Gosens

Duvan Zapata (Ansa)

Bergamo, 21 febbraio 2021 - Per il Napoli poteva essere l'occasione per riscattare la recente eliminazione dalla Coppa Italia e invece l'incontro in campionato con l'Atalanta va a finire anche peggio: a vincere sono ancora gli orobici, che dilagano con un 4-2 maturato tutto nel secondo tempo, quando Zapata aveva aperto le marcature, trovando la pronta replica sull'altro lato di Zielinski. Invece di andare in affanno la banda Gasperini (espulso per proteste al 26') ha accelera la pratica con Gosens e Muriel, subendo ancora il parziale ritorno degli azzurri, a segno grazie all'autorete di Maehle sugli sviluppi di un corner. Dalla stessa trama nell'altra porta arriva il poker bergamasco con il tap-in di Romero che regala all'Atalanta due ottime notizie: una in ottica zona Champions League, sempre più lontana per il Napoli (che intanto perde ancora per infortunio Osimhen) e un'altra in vista dello storico confronto con il Real Madrid.

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Primo tempo

Dopo un inizio di partita in sostanziale equilibrio al 17' arriva l'occasione che potrebbe romperlo: il protagonista è Pessina che, assistito da una giocata geniale di Muriel, non riesce a calciare a tu per tu con Meret lamentando anche una trattenuta non rilevata da Di Bello. Nell'occasione colui che protesta maggiormente è Gasperini, che viene espulso. L'Atalanta torna pericolosa al 33' con Gosens, che appena entrato in area si gira e col mancino non va lontano dal bersaglio grosso. E il Napoli? Le prime tracce di azzurro si vedono solo al 35', quando sugli sviluppi di un piazzato Osimhen impatta la sfera con la spalla, non riuscendo così a impensierire più di tanto Gollini, che deve comunque rifugiarsi in corner.

Secondo tempo

Il copione non cambia all'alba della ripresa: i padroni di casa tengono in mano le redini del gioco, mentre gli ospiti si difendono affidandosi poi ai lanci lunghi per cercare di creare occasioni da gol. Ad avere la meglio è la strategia dell'Atalanta, che passa in vantaggio al 52' con il colpo di testa di Zapata, che non ha problemi a vincere il duello fisico con Mario Rui per capitalizzare al meglio il cross morbido di Muriel. Gattuso corre ai ripari e inserisce Insigne per Elmas: il pareggio in effetti arriva ma non grazie al capitano. E' il 58' e un grande destro al volo di Zielinski trasforma al meglio un altrettanto pregevole suggerimento di Politano, rimasto in campo nonostante un problema fisico accusato nel primo tempo. L'Atalanta non si abbatte e prova a tornare in vantaggio con Pessina, la cui botta viene deviata poco sopra la traversa. Ai padroni di casa andrà decisamente meglio al 64', quando Muriel fa il vuoto sulla sua corsia e serve Zapata, che stavolta si traveste da assist man e apparecchia per il tap-in di Gosens sul secondo palo. Gli azzurri vanno a caccia della nuova rimonta con Insigne, ma Gollini chiude la porta al capitano: la missione sul lato opposto non riesce a Meret, che al 71' incassa il tris orobico firmato Muriel, che sfrutta un errore in fase di costruzione di Bakayoko e scocca un mancino che beffa il portiere ospite sul suo palo. Proprio quando sembra finita per il Napoli arriva il colpo di scena che non ti aspetti: è il 76' e Maehle spedisce nella propria porta un cross di Politano su sviluppi di un corner corto. La speranza degli azzurri dura appena 3 giri di lancette, perché al 79' l'Atalanta si rimette a distanza di sicurezza con Romero sempre da calcio d'angolo: bravo nell'occasione Djimsiti a spizzare per l'ex Genoa, che chiude i conti di un match che regala all'Atalanta punti preziosi in campionato e una bella dose di fiducia in vista del Real Madrid. Piove sul bagnato invece in casa Napoli: l'unico sussulto positivo arriva con una punizione di poco fuori del rientrante Ghoulam, mentre il fronte infortuni si aggrava con l'ennesimo stop occorso ad Osimhen, che esce in barella dopo uno scontro di gioco.

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