Massimiliano Allegri
Torino, 10 ottobre 2022 - La Juventus vuole provare a tenere accesa la fiammella della speranza per quanto riguarda il passaggio del turno in Champions League. A distanza di nemmeno una settimana, i bianconeri affrontano per la seconda volta il Maccabi Haifa, battuto 3-1 a Torino. Quella in Israele si annuncia una trasferta insidiosa: non solo perché in casa la compagine allenata da Barak Bakhar ha tenuto testa al Paris Saint Germain (il risultato era di 1-1 al 70', prima dei due gol francesi), ma perché lontano dal campo amico, in questa stagione la Vecchia Signora non ha ancora mai festeggiato i tre punti, collezionando in cinque incontri tre sconfitte e due pareggi. Peraltro, la compagine piemontese si presenta al match reduce dalla brutta prestazione offerta contro il Milan.
Altalena
"Sicuramente sarà una battaglia sportiva perché giocheremo in un ambiente molto caldo con dei tifosi molto caldi e bisognerà fare una bella partita soprattutto da punto di vista dell'atteggiamento e soprattutto dovremo combattere, lottare su ogni pallone e cercare di portare a casa la vittoria che ci consentirebbe di andare a Lisbona a giocarci una gara molto importante - dice Massimiliano Allegri alla vigilia del match - Il cattivo andamento? Credo che questa sia un'ottima squadra, è normale che dobbiamo crescere e che dopo tanti anni che la società ha vinto e che tutti hanno vinto, ci sia un tempo necessario per ricostruire. E' altrettanto normale però che la Juventus venga vista come una squadra che deve vincere tutti gli anni e noi facciamo il possibile per farlo ma al momento siamo troppo su un altalena perché dopo due successi qualcuno si era illuso e non bisogna assolutamente illudersi, dobbiamo essere pratici che vuol dire giocare delle ottime partite sia dal punto di vista tecnico, fisico e soprattutto mentale, dando continuità ai risultati".
"Tridente difficile"
Contro il Maccabi si rivedrà Angel Di Maria, che in campionato ha scontato l'ultima giornata di squalifica contro il Milan. "Il tridente Di Maria-Milik-Vlahovic? Ora è difficile, per le caratteristiche dei giocatori. Milik ha disputato tante gare, devo gestirlo dal punto di vista fisico. Adesso non siamo più 10 ma 15 quindi è importante non solo chi gioca ma soprattutto chi entra. Cosa c'è da fare? Non c'è da intervenire, c'è da switchare un attimino e capire quando ci sono quei momenti in cui subiamo quelle situazioni sfavorevoli. E' capitato contro il Benfica, è capitato a Milano, contro il Maccabi nell'ultimo quarto d'oro - conclude Allegri - Serve rimanere in partita per 90 minuti perché ci sono quei momenti in cui tu esci dalla partita e gli altri ti possono far gol".