Torino, 10 settembre 2021 - Adesso non ci sono più dubbi: la Juventus si presenterà domani a Napoli senza Federico Chiesa, la cui indisponibilità era stata ufficializzata nella giornata di ieri dal club bianconero, e senza i cinque sudamericani impegnati con le rispettive Nazionali. Mancheranno quindi Alex Sandro, Bentancur, Cuadrado, Danilo e Dybala. Va da sé che la formazione con cui la Vecchia Signora scenderà in campo al Maradona sarà quanto mai rimaneggiata. "Cuadrado era l'unico che poteva esserci, ma ha accusato un attacco di gastroenterite ed è in Colombia a fare accertamenti - spiega Massimiliano Allegri in conferenza stampa - Verranno con noi De Winter, Soulè e Miretti: magari troveranno spazio. Le assenza non rappresentano un alibi e cercheremo di fare risultato".
"Niente emergenza"
Vista la situazione, non potrà che essere una Juventus sperimentale. Ma Allegri non cerca alibi. "Oggi deciderò l'11 migliore. Ma la parola emergenza non c’è, abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà dobbiamo tirare fuori qualcosa in più - sottolinea il tecnico livornese -. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della gara, ma domani bisogna giocare con tranquillità e forza mentale. Pressione per il ritardo in classifica? Con calma arriviamo, non c’è fretta. Ci sono tante partite, un passo alla volta, ma intanto pensiamo a domani".
Kean e Ronaldo
Quando dovrebbe trovare spazio per la prima volta dal suo rientro a Torino Moise Kean, protagonista con la Nazionale azzurra con una doppietta contro la Lituania. "Sta bene, è giovane e ha fatto molto bene al Psg. L’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Cristiano Ronaldo". Ronaldo di cui Allegri torna a parlare dopo il suo addio ai bianconeri. "Non voleva più giocare alla Juventus, è andato via e comunque sarebbe stato il suo ultimo anno. Abbiamo anticipato questa scelta di un anno - afferma l'allenatore dei piemontesi - A Cristiano auguriamo il meglio, però la vita va avanti. Non mi interessa parlare di quello che è stato. La Juve ha sempre vinto di gruppo, ce l’ha nel propio Dna".
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