Barcellona, 15 dicembre 2021 - Volto in lacrime per annunciare la decisione più difficile della propria carriera. La voce spesso rotta dal pianto. Sergio Aguero ha scelto a 33 anni di lasciare il calcio, appendendo così gli scarpini al chiodo ad appena sei mesi dalla firma con il Barcellona. A spingerlo a dire basta i problemi cardiaci riscontrati nelle ultime settimane in seguito ai test effettuati dopo il malore accusato il 30 ottobre. "È un momento molto difficile, però sono felice della decisione che ho preso per il bene della mia salute". Fatica a parlare l'argentino nella conferenza stampa organizzata dal club blaugrana al Camp Nou. Si commuove anche il presidente Joan Laporta, seduto a fianco dell'attaccante, i compagni di squadra, il tecnico Xavi e gli altri presenti, fra i quali pure Pep Guardiola, che ha allenato Aguero ai tempi del Manchester City.
"A testa alta"
"Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per vedere se c'era qualche speranza, ma purtroppo non erano molte - racconta il Kun - Le cose succedono per una ragione. Grazie al club che mi ha accolto benissimo, a chi è oggi qui che mi è sempre stato vicino. Alla mia famiglia, alla mia Nazionale. Credo di aver preso la decisione giusta, ho cercato di fare il possibile per aiutare i miei compagni a vincere. Grazie ancora a chi mi ha aiutato a crescere negli anni. Lascio a testa alta. Non so ancora cosa succederà nel futuro, ma so di avere al fianco gente che mi vuole bene. Grazie anche ai giornalisti, ai tifosi di tutti i club in cui ho giocato. Porterò dentro ricordi molto belli, anche dell'ultimo periodo".
L'album dei ricordi
Solo applausi per Aguero, che ripercorre così la sua carriera. "Il gol bello che ho segnato contro il Racing, con la maglia dell'Independiente. Avevo 17 anni, è la prima rete bellissima che ricordo. Poi l'Europa League vinta con l'Atletico Madrid e poi quel gol al City contro il Qpr, che ci ha regalato la Premier. Tanti momenti belli, l'ultimo la Copa America con l'Argentina: ho giocato 2-3 partite però sentivo che stavamo perseguendo quell'obiettivo ed esserci riusciti è stato molto bello".
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