Daniele Gastaldello
BOLOGNA, 14 gennaio 2017 - Non riesce proprio a liberare l'infermeria il Bologna che ora dovrà valutare anche le condizioni di Daniele Gastaldello e Vasilis Torosidis. Incombe la partita di martedì in Coppa Italia contro l'Inter, un ottavo di finale che Donadoni dovrà affrontare con rotazioni ristrette, soprattutto davanti. Se dietro Oikonomou o Ferrari potranno prendere il posto di Gastaldello, con Krafth e Mbaye pronti per il posto lasciato libero da Torosidis, in attacco il margine di scelta per Donadoni è pressoché nullo. SADIQ E PETKOVIC NON PRONTI, C'E' SOLO DESTRO - La frase sibillina lanciata da Donadoni in conferenza stampa al termine della partita lascia qualche dubbio sui tempi di recupero del neo acquisto Petkovic "mi sa che dovremo aspettare un po'", ha affermato sorridendo il mister. Con Verdi appena rientrato, Sadiq ancora incognita e Floccari dato per partente, a Mattia Destro potrebbero toccare gli straordinari: giocare a San Siro in Coppa Italia e poi con il Torino in campionato, per un totale di tre partite in sette giorni. Anche sugli esterni le alternative non abbondano, oltre a Krejci e Di Francesco ci sono Mounier e Rizzo, due desaparecidos. Più abbondanza a centrocampo, ma sull'utilizzo dei vari Donsah e Pulgar influirà anche volontà di puntare o meno sulla Coppa Italia. Con un Bologna salvo, però, regalare una soddisfazione ai tifosi sbancando San Siro potrebbe un minimo riaccendere l'entusiasmo. INFORTUNI MUSCOLARI PER GASTA E TORO - Partita sfortunata quella di Crotone. Prima un pestone di Palladino fa torcere in maniera non naturale la caviglia di Torosidis, poi il greco a metà primo tempo chiede il cambio per un problema muscolare. Al suo posto Emil Krafth che non ha affatto demeritato. Infine il capitano Daniele Gastaldello. Anche qui infortunio muscolare, lo stesso che lo aveva tenuto fuori a Torino ma che ora potrebbe essersi ripresentato con una gravità maggiore. Se così fosse il Bologna potrebbe anche valutare interventi sul mercato, essendo rimasto con i soli Ferrari e Oikonomou come alternative; due che fino a qui hanno giocato col contagocce.