di Gianmario Bonzi
Meribel è sempre il teatro delle sorprese. Lo fu anche ai Giochi del ‘92, quando in discesa si impose la canadese Lee-Gartner davanti a Lindh e Wallinger, con la sola austriaca, terza, tra le favorite della vigilia. Più o meno quanto accaduto ieri, sulla stessa pista, la Roc de Fer, dove le più attese per l’oro iridato erano Goggia, Stuhec e Puchner, nessuna delle quali è riuscita poi a salire sul podio. La neo campionessa iridata si chiama infatti Jasmine Flury, svizzera, viene dal Canton Grigioni, e fino a ieri aveva vinto solo in superG (sei anni fa). E’ stata brava, indubbiamente, e fortunata. Perché con il n.2 (come tutte le prime sei atlete, secondo gli allenatori) ha trovato quella folata di vento nella parte alta che ha fatto la differenza sulle migliori scivolatrici del lotto. Ma Jasmine, che incredibilmente è seguita come skiman da Gigi Parravicini, bergamasco, in passato con Elena e Nadia Fanchini (!), ci ha messo nel suo, sciando divinamente nei tratti più tecnici e meritandosi in pieno il trionfo. Sul podio con lei Nina Ortlieb, figlia d’arte, con il papà che sempre da queste parti vinse l’oro olimpico nel 1992, e Corinne Suter, la più titolata, ma in crisi dopo la caduta di Cortina. E l’Italia? Nessuna azzurra è riuscita a entrare nelle prime dieci, con il cuore infranto per la tragedia di Elena Fanchini. Sofia Goggia, super favorita della vigilia, non è stata precisa come in prova, ma avrebbe vinto comunque se un errore strano sul muro finale non l’avesse poi costretta a inforcare una porta. La migliore è stata Curtoni, 13ª. Oggi discesa maschile (ore 11), con Paris, Schieder, Casse e Marsaglia a caccia di un podio possibile.