Milano, 7 giugno 2021 – La Virtus Segafredo Bologna bissa l’impresa compiuta in gara 1 e si aggiudica anche il secondo atto delle finali scudetto di basket piegando 83-72 l’Armani AX Milano e mettendo forse un’importante ipoteca sulla serie, ora pronta a trasferirsi in terra felsinea. Ancora una volta i bianconeri sono riusciti a mettere in campo una feroce intensità difensiva che ha limitato il gioco interno di Milano e hanno avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per azzannare il match e piazzare il colpo di reni vincente: occasione che si è presentata in un quarto quarto in cui Milano ha perso il bandolo della matassa offensiva, litigando con il canestro per colpa delle troppe iniziative personali (0/12 iniziale al tiro nel frangente, diventato 2/17) e subendo un break di 25-13 che le è stato fatale.
A tracciare la rotta verso questo secondo sigillo bianconero, oltre alla già citata difesa e alla forza del collettivo, ci ha pensato un Milos Teodosic sempre illuminante e capace di mettere la sua firma su 21 punti 5 assist, 4 rimbalzi e ben 8 falli subiti. A Milano, che a differenza di quanto accaduto pochi giorni fa è comunque riuscita a restare in partita fino alle battute finali, non sono invece bastate le prestazioni più che positive di Shavon Shields (16 punti) e Sergio Rodriguez (13) che hanno provato a trascinare il gruppo biancorosso soprattutto nei momenti più bui.
La gara
Sfruttando un avvio in salita di Milano (2/8 al tiro iniziale e oltre 3’ di digiuno nelle prime battute), la Virtus ha tentato il primo mini-allungo sul 6-12. Cinque punti ravvicinati di Shields e le triple di Punter hanno però rappresentato la scossa di Milano che, approfittando anche dei due falli commessi troppo presto da Pajola, ha piazzato un 10-0 per il sorpasso (16-12) ed è poi riuscita a chiudere in testa il quarto d’apertura (21-16). Le parti si sono nuovamente invertite in apertura di seconda frazione quando la Virtus ha serrato i ranghi difensivi e piazzato un 7-0 per il controsorpasso suggellato dalla schiacciata di Gamble. I ritmi si sono via via alzati e sono arrivate in rapida successione le bombe di Shields, Teodosic, LeDay, e Weems. Situazione frenetica da cui Milano è uscita prendendosi due possessi di vantaggio (41-37) prima della tripla di Teodosic che ha chiuso il primo tempo (41-40).
Nonostante un doppio tecnico fischiato alle “Vu nere” nelle prime battute della terza frazione, Milano non è riuscita a cambiare ritmo e così si è dovuta aggrappare agli otto punti siglati in un fazzoletto di pochi secondi da Rodriguez per tenere la testa avanti a 10’ dalla fine (59-58). Sul più bello, però, la luce dell'Olimpia si è spenta (0/12 al tiro all’inizio del quarto quarto) e la Virtus, facendosi trascinare dai guizzi di Teodosic – nonostante i tanti falli sul groppone – e dalle triple di Markovic e Pajola, è volata a +7 a meno di 3’ dalla fine (63-70). Un colpo mortale per l’Olimpia che poco più tardi si è ritrovata persino a -10 sull’ennesima stilettata dall’arco di Teodosic (65-75). Troppo tardiva dall’altra parte la replica affidata a Punter Shields perché Weems, Pajola e Belinelli hanno messo in ghiaccio il successo bianconero.
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