Bologna, 21 settembre 2021 – La Virtus Segafredo Bologna riprende il bandolo della matassa dove lo aveva lasciato meno di tre mesi fa e alza al cielo anche la Supercoppa Discovery + – primo trofeo della nuova stagione – dopo aver piegato ancora una volta l’Armani AX Milano 90-84 e aver vendicato la sconfitta patita lo scorso anno a inizio stagione. Un successo autoritario quello degli uomini di Scariolo che hanno dominato la gara sul piano dell’intensità e del gioco, come testimoniato anche dai 27 assist di squadra distribuiti. A illuminare la serata dei bianconeri – alla seconda Supercoppa della loro storia – ci ha pensato un sontuoso Alessandro Pajola da 14 punti con il 100% dal campo e ben 7 assist smazzati per i compagni. Menzione d’onore, però, anche per un Mouhammadou Jaiteh solidissimo sotto le plance (18 punti e 9 rimbalzi) e costretto a lungo a fare gli straordinari (28 minuti in campo, maggior minutaggio nelle file bianconere) dopo l’infortunio occorso pochi giorni fa a Ekpe Udoh. Dall’altra parte, a Milano – a lungo in affanno contro la difesa asfissiante dei felsinei – non sono bastate le prestazioni maiuscole di Shavon Shields (19 punti e 5/10 da tre) e Sergio Rodriguez (17 punti).
La gara
Approccio impeccabile dei bianconeri che alzano subito il livello dell’intensità e piazzano un 10-2 iniziale. Al rientro in campo dopo il timeout chiamato da Messina, però, Milano cambia registro alzando i toni a rimbalzo e ricucendo di fatto quasi interamente lo strappo al suono della prima sirena 23-20. Ai biancorossi manca però il guizzo dell’aggancio e l’elastico del vantaggio bolognese riprende ben presto ad allungarsi grazie ai canestri di Pajola e Jaiteh e alla bomba di Weems che vale il +9 (40-31) che i bianconeri riescono a conservare fino al suono della seconda sirena (44-35). E’ Pajola in uscita dagli spogliatoi a caricarsi la squadra sulle spalle e a ispirare il nuovo allungo (mini-break di 6-0) che porta la Segafredo per la prima volta oltre il muro della doppia cifra di vantaggio (48-35). Milano fatica a trovare le chiavi per aggirare l’intensità difensiva bianconera e addirittura sprofonda sotto i colpi dalla lunga distanza di Bologna (5/7 da tre nel quarto), toccando il punto più basso della sua serata sul 66-49. Raggiunto il fondo l’Armani ha però un importante sussulto d’orgoglio e si affida a Rodriguez per provare a scalare la vetta raggiungendo il -7 al culmine di un break di 15-5 (71-64). Gli sforzi dei meneghini, aiutati anche da Shields, non bastano però, perché nel finale le mani dei giocatori della Virtus non tremano e si protendono verso la coppa.
Leggi anche - Fiorentina-Inter 1-3, nerazzurri primi di rimonta