Orlando (Stati Uniti), 7 dicembre 2022 – Volge al termine la spedizione negli Stati Uniti della delegazione dell'Italbasket composta dal CT azzurro Gianmarco Pozzecco e dal direttore generale del Settore Squadre Nazionali Salvatore Trainotti che assieme all’advisor della FIP Antonio Santa Maria si sono recati ad Orlando per avere un contatto con Paolo Banchero, prima scelta all’ultimo draft, e convincerlo a sposare il progetto azzurro magari già a partire dai prossimi Mondiali. Al giocatore sono stati illustrati piani tecnici e di marketing, ma la delegazione azzurra ha potuto parlare pure con il padre del ragazzo, i suoi agenti ma anche con gli Orlando Magic, franchigia in cui milita nella sua prima stagione NBA il ragazzo classe 2022.
Le buone sensazioni
Al termine degli incontri, Banchero, che non ha mai nascosto la sua voglia di vestire azzurro e lo ha ribadito in maniera chiara anche poche settimane fa in un’intervista concessa alla FIBA, non ha però sciolto in maniera definitiva le riserve. Le sensazioni in casa azzurra restano positive come si legge anche in una nota diramata dalla FIP: “Il Direttore Generale del Settore Squadre Nazionali Salvatore Trainotti, il Commissario Tecnico Gianmarco Pozzecco e il Direttore Generale di Master Group Sport, advisor della FIP Antonio Santa Maria, hanno incontrato Paolo Banchero ad Orlando in occasione della partita contro i Milwaukee Bucks. Ai meeting erano presenti anche gli agenti e il padre del giocatore, Mario. In occasione degli incontri sono stati presentati i programmi tecnici della Nazionale e condiviso un piano strategico di marketing e comunicazione. La delegazione ha incontrato poi anche il Front Office degli Orlando Magic, cui sono stati presentati i programmi per l’estate 2023 e l’organizzazione della Nazionale. Paolo Banchero ha manifestato ancora una volta apertura al progetto Azzurro riservandosi di dare conferma nel corso della stagione sportiva”. Molto positivo anche il commento finale di coach Pozzecco: “Sono contento dei colloqui avuti in questi giorni e per l’ottimo approccio che abbiamo costruito. Paolo è un ragazzo d’oro”.