San Francisco (Stati Uniti), 21 aprile 2023 – Il calore e la spinta del pubblico amico del Chase Center di San Francisco hanno contribuito in maniera determinante al sussulto d’orgoglio dei Golden State Warriors che, dopo aver lasciato Sacramento sotto 0-2 nella prima serie dei playoff NBA, hanno sconfitto i KIngs con un netto 114-97 e hanno riaperto i giochi nel primo turno dei playoff. Un successo su cui, manco a dirlo, c’è la firma in calce di Steph Curry, il quale ha ancora una volta preso per mano i compagni e si è caricato l’attacco dei campioni NBA in carica mandando a bersaglio 36 punti con 6/12 da oltre l’arco del tiro da tre punti. A supportarlo con prove di sostanza ci hanno pensato Andrew Wiggins (20 punti) e un Kevon Looney granitico sotto le plance (20 rimbalzi catturati) e autore di anche 9 assist per i compagni. Dopo aver chiuso il quarto d’apertura sul +9 con il canestro a fil di sirena di Di Vincenzo, gli Warriors nella seconda frazione hanno tenuto a distanza i Kings grazie ai tanti rimbalzi di Looney e alle triple di Curry, autore dall’arco anche del +12 di metà gara. Nella ripresa l’inseguimento di Sacramento è quindi proseguito senza successo, nonostante una prestazione maiuscola di De’Aaron Fox che ha sfiorato la tripla doppia chiudendo con 26 punti, 9 rimbalzi e altrettanti assist. Intensità, nervi tesi e tanto equilibrio, invece, al Barclays Center di Brooklyn dove i Philadelpia 76ers hanno messo a segno il punto del 3-0 nella serie piegando 102-97 i Nets padroni di casa. A trascinare al successo la franchigia della Pennsylvania è stato il tadem formato da Tyrese Maxey (autore di 25 punti ma soprattutto una tripla di importanza capitale a 44” dalla fine) e Joel Embiid che ha chiuso con 14 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate, di cui una ai danni di Spencer Dinwiddie a 8.8” dalla fine, risultata poi decisiva. Il centro camerunense ha però ben presto rischiato di salutare la partita: nel corso del primo quarto ha infatti rifilato un calcio a Nic Claxton (poi espulso nel corso della partita per doppio fallo tecnico proprio per aver provocato Embiid) rimediando un fallo di tipo “flagrant 1”. Philadelphia non ha comunque perso il bandolo della matassa e – anche grazie all’ottima prova di James Harden (21 punti, 5 rimbalzi e 4 assist) – è rientrata negli spogliatoi sul +11 (58-47). Qualcosa è però cambiato nella terza frazione, nella quale proprio l’ex di serata è stato espulso per una gomitata a Royce O’Neale e i Nets hanno risalito la corrente con un parziale di 35-17 ispirato da Mikal Bridges (26 punti), Cameron Johnson e Nic Claxton. Ne è nato così un lungo testa a testa che è stato risolto solo nel finale dalla tripla dalla tripla Maxey, dalla stoppata di Embiid su Dinwiddie (20 punti per lui) e dalla schiacciata finale di Melton. Infine, si è riaperta la serie tra i Los Angeles Clippers e i Phoenix Suns che hanno sbancato la Crypto.com Arena superando a domicilio i californiani 129-124. Protagonista assoluto della vittoria della franchigia dell’Arizona è stato senza dubbio Devin Booker, il quale ha mandato a referto ben 45 punti con un notevole 11/18 al tiro. Il prodotto dei Kentucky Wildcats è stato però egregiamente supportato da Kevin Durant: KD ha infatti portato a casa un bottino finale di 28 punti con 11/11 nel tiro dalla linea della carità. Sul fronte dei Cippers hanno invece pesato le assenze di Paul George ma soprattutto Kawhi Leonard, assente per via di una distorsione al ginocchio: ai californiani non sono quindi bastati i 42 punti di Norman Powell e i 30 di Russell Westbrook.
BasketNBA, playoff: ruggito d'orgoglio degli Warriors. Vincono anche Sixers e Suns