Milano, 12 dicembre 2018 - Steph Curry, forse la stella più luminosa (al pari di Lebron James) dell'universo NBA, fa parlare di sé non solo per le sue straordinarie giocate sul parquet, dove è appena tornato a trascinare i Golden State Warriors dopo l'infortunio all'inguine, ma anche per alcune dichiarazioni. In merito a cosa? Non alla pallacanestro, ma all'allunaggio da parte dell'essere umano. "Siamo mai stati sulla Luna?", ha chiesto il playmaker campione del mondo in carica durante il podcast 'Winging It', condotto da Vince Carter e Kent Bazemore. “Saranno loro a venire da noi. Non penso noi da loro. Quindi inizio la mia teoria cospiratrice", ha sottolineato Curry.
LA RISPOSTA DELLA NASA - Parole che ovviamente non sono sfuggite alla NASA, che ha invitato il giocatore a visitare i laboratori lunari del Johnson Space Center di Houston. "Ci sono tante prove che la NASA ha portato sulla luna 12 astronauti tra il 1969 ed il 1972. Ci piacerebbe ospitare Stephen Curry in uno dei nostri laboratori al Johnson Space Center di Houston la prossima volta che i Golden State Warriors giocheranno contro gli Houston Rockets - ha scritto Allard Beutel, portavoce dell’ente spaziale - Abbiamo centinaia di pietre lunari. Durante la sua visita potrà vedere di persona cosa abbiamo fatto 50 anni fa e cosa stiamo facendo per tornare sulla luna nei prossimi anni. Ma questa volta per rimanerci".
Il numero 30 dei Golden State Warriors ha accolto divertito la risposta della NASA, come dimostra il retweet all'articolo della CNN che racconta appunto dell'invito ricevuto da Curry.