Pesaro, 11 novembre 2022 – L’Italbasket getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non basta: davanti a una Vitrifrigo Arena di Pesaro stracolma in ogni ordine di posto, è stata infatti la Spagna a spuntarla per 88-84 dopo un tempo supplementare nello scontro al vertice del gruppo L delle qualificazioni ai Mondiali del 2023. Gli azzurri, che per alcuni tratti del match hanno sofferto la maggior fisicità spagnola (45-27 il computo dei rimbalzi in favore della Spagna) e sono partiti con il freno a mano tirato nelle conclusioni da oltre l’arco dei tre punti, hanno avuto la grande forza mentale di restare in partita mentalmente e risalire la corrente dal -10 stringendo le maglie della difesa e alzando i ritmi in attacco. Nella ripresa hanno poi provato a prendere in mano l’inerzia del match grazie alle prove maiuscole di Nico Mannion (20 punti) e Marco Spissu (12). Dall’altra parte, però, gli uomini di Scariolo sono stati a loro volta capaci di tenere dritta la barra del timone nelle difficoltà e nel finale hanno piazzato la zampata vincente, spinti da un immarcabile Jaime Fernandez che nei momenti chiave non ha mai tentennato chiudendo con un bottino di 26 punti.
La gara
La maggior fisicità sotto canestro degli iberici si fa sentire sin dalle battute iniziali, ma l’Italia riesce comunque a rintuzzare la prima mini-spallata spagnola agguantando la parità sul 9-9 con la tripla di Petrucelli. La seconda offensiva degli uomini di Scariolo è però più decisa e arriva a stretto giro di posta: i punti portati in cascina da Parra, Sima e Fernandez spianano infatti la strada a un nuovo parziale, questa volta di 10-0, che spinge le “Furie Rosse” al primo e unico vantaggio in doppia cifra della serata sul 9-19. Gli azzurri incassano il montante e si affidano alla grinta di Biligha e Mannion per limitare i danni e chiudere il quarto d’apertura con sole quattro lunghezze di ritardo. In apertura di seconda frazione servono quasi 3’ all’Italia – che nonostante i tiri puliti creati fatica a centrare il bersaglio da oltre l’arco dei 6.75 metri (2/12 da tre iniziale per i ragazzi di Pozzecco) – per ritrovare la via del canestro. Dall’altra parte, però, la Spagna, pur facendosi sentire a rimbalzo ma non ne approfitta appieno in attacco e subisce un 8-0 alimentato da cinque punti di fila di Spissu, che porta addirittura al sorpasso azzurro, suggellato dal viaggio in lunetta di Biligha (33-32). Un vantaggio effimero, perché lo sprint di fine tempo arride agli iberici che con i canestri di Diaz e Fernandez rientrano negli spogliatoi a +3 (33-36). Dopo la pausa di metà gara, la Spagna cerca di puntare sul gioco spalle a canestro per colpire un’Italia che è però molto caparbia, non si scompone e tiene la scia degli avversari rientrando dal -7 toccato sul 38-45 al -3 raggiunto grazie ai guizzi di Biligha e Pajola che, a 1’45” dall’ultimo mini-intervallo, infila nella retina con l’aiuto del tabellone il 47-50. Scariolo prova allora a giocarsi anche la carta della difesa a zona e la Spagna estrae dal cilindro un paio di canestri che la portano al nuovo +6 a 10’ dalla fine (49-55). Ancora una volta l’Italbasket non ci sta e riparte con il giusto piglio e con le giocate vincenti di Severini e Mannion che dall’arco infila la bomba del 57-57 e successivamente avvia l’azione finalizzata da Baldasso con il jumper del sorpasso azzurro (59-57). Il testa a testa resta serrato: Ricci infila dai 6.75 metri la bomba del 62-58 e gli iberici replicano con il 5-0 del 62-63. La Spagna pecca sul piano della precisione ai liberi e Spissu la punisce con la tripla del 68-67 a 33” dalla sirena. Sul ribaltamento di fronte arriva la replica con la stessa moneta di Fernandez che trascina nuovamente avanti i suoi 70-68. Non è comunque finita perché Mannion, con ancora 9” da giocare, in entrata deposita a canestro il 70-70 che vale il supplementare visto che Parra non concretizza da sotto il possibile cesto della vittoria. Gli sforzi azzurri però non bastano perché nei 5’ conclusivi a salire in cattedra definitivamente e Jaime Fernandez che replica colpo su colpo a Nico Mannion e mette la ciliegina sulla torta con gli ultimi quattro punti del colpo di reni vincente iberico.