Estonia, Grecia, Ucraina, Croazia e Gran Bretagna. Sono queste le avversarie che l'Italbasket affronterà nella fase a gironi dell'Europeo che sta per cominciare. Fase che si disputerà al Mediolanum Forum di Milano: per gli Azzurri ci sarà quindi il vantaggio di poter contare sul tifo del pubblico amico per provare a centrare uno dei quattro posti che valgono l'accesso alla fase ad eliminazione diretta, in programma a Berlino dal 10 al 18 settembre. Per la Nazionale guidata in panchina da Gianmarco Pozzecco l'esordio nella competizione, in programma il 2 settembre, contro l'Estonia.
Spauracchio Antetokounmpo
Il livello di difficoltà salirà e non di poco già il giorno successivo, sabato 3 settembre, quando sul parquet milanese l'Italia sfiderà una delle favorite al successo finale come la Grecia della star Nba, Giannis Antetokounmpo. Gli ellenici possono vantare anche l'esplosività degli altri fratelli Antetokounmpo (Kostas e Thanasis), il talento del naturalizzato Tyler Dorsey e l'esperienza di Nick Calathes e Kostas Sloukas in cabina di regia. Senz'altro più abbordabile la partita del 5 settembre con l'Ucraina, già battuta dagli Azzurri pochi giorni fa nel match valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. Nessun grande nome nel roster gialloblù, che fa dell'unità e della fisicità le proprie armi migliori, e che ha saputo comunque mettere in difficoltà i nostri nella partita di Riga.
Croazia ostica
Assieme alla Grecia, l'altro grande grattacapo del raggruppamento C è rappresentato dalla Croazia, che gareggerà contro la nostra Nazionale il 6 settembre. Le stelle biancorosse sono Bojan Bogdanovic, Dario Saric e Ivica Zubac, ma occhio pure all'ex milanese Krunoslav Simon, a Mario Hezonja e al naturalizzato Jaleen Devon Smith. Una compagine, quella allenata da Damir Mulaomerovic, rocciosa sotto canestro e talentosa fra gli esterni. Peraltro, la Croazia già in passato (vedi il Preolimpico del 2016) è stata motivo di delusione per l'Italia. Italia che chiuderà la fase a gironi l'8 settembre con la partita con la Gran Bretagna, senza ombra di dubbio la rivale meno ostica.