Milano, 11 febbraio 2021 – Saranno l’Armani AX Milano e l’Umana Reyer Venezia a sfidarsi nella prima semifinale delle Final Eight di Coppa Italia di basket, iniziate quest’oggi al Forum di Assago. Tutto facile per l’Olimpia Milano che nel primo quarto di finale ha travolto 80-52 l’Unahotels Reggio Emilia che si presentava all’appuntamento, orfana di Frank Elegar e Dominique Sutton (a Milano mancavano invece Brooks e Micov, mentre Tarczewski è rimasto fuori per turnover). Gli emiliani hanno provato ad approcciare nel modo giusto la sfida ma Milano ha ben presto preso l’inerzia del match grazie ad un 11-0 propiziato dalle giocate di Kevin Punter e Zach LeDay (15 punti a testa). Chiuso il primo quarto a +9 (19-10) la partita si è messa in discesa per i lombardi che difensivamente hanno saputo arginare le punte di diamante di Reggio (soltanto sei punti per l’accoppiata composta da Bostic e Taylor, fermo a quota zero a fine primo tempo), incappata in una serata storta dalla lunga distanza (0/16 da tre al 20° diventato poi 6/26), e offensivamente hanno ben presto innestato il pilota automatico toccando il +31 a inizio quarto quarto e consentendo a tutti i dodici a referto di segnare almeno un canestro (10 punti e 5 rimbalzi per il neoarrivato Wojciechowski).
Venezia piega la Virtus
Nell’altro quarto di finale l’Umana Reyer Venezia detentrice del trofeo si è confermata per il secondo anno di fila la “bestia nera” della Virtus Segafredo Bologna, orfana di Marco Belinelli e Alessandro Pajola e battuta 82-89. Sul successo dei lagunari c’è il marchio indelebile della difesa orogranata, che è riuscita a limitare per larghi tratti del match Milos Teodosic ma anche Julian Gamble. In attacco, invece, a fare la differenza e a tracciare la rotta seguita dagli uomini di De Raffaele – a cui mancavano Gasper Vidmar e Isaac Fotu – ci hanno pensato Stefano Tonut (22 punti) e uno straripante Michael Bramos (23 punti e 13 rimbalzi). Venezia non ha perso tempo e ha stretto le maglie difensive alternando lo schieramento a uomo a quello a zona e portandosi sul 6-15 spinta proprio da Bramos e Tonut. Bologna ha provato a reggere l'urto chiudendo a -7 il quarto d'apertura (16-23) e restando in scia per tutto il secondo (38-41). In uscita dagli spogliatoi è però arrivata la nuova accelerata dei lagunari che hanno toccato la doppia cifra di vantaggio sul (43-53). Anche questo allungo non è comunque bastato per stendere la Virtus che, trascinata da Weems e Hunter (14 punti a testa) è rientrata fino al -1 (61-62) prima di subire la tripla a fil di sirena di Daye (61-65 a 10’ dalla fine). Una mazzata per i bianconeri che, quando si è riacceso Bramos e Venezia ha sfruttato il “quintetto piccolo”, sono sprofondati a -14. A poco è quindi servito il tentativo di rimonta finale che si è fermato sul -5 a pochi secondi dalla sirena conclusiva.
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