Milano, 15 ottobre 2021 – Continua l’impressionante marcia in Eurolega dell’Armani AX Milano che, dopo aver piegato il Maccabi, cala il poker e batte 75-71 anche i campioni d’Europa in carica dell’Efes Istanbul, i quali restano invece in maniera sorprendente a secco di vittorie. Ancora una volta l’Olimpia ha costruito il suo successo partendo da una difesa granitica, che nella ripresa è prepotentemente salita di colpi (soltanto 13 punti siglati dall’Efes nel terzo quarto) limitando in maniera decisiva le punte di diamante Vasilije Micic (soltanto 2 punti siglati nel secondo tempo dopo i 15 mandati a bersaglio nel primo) e Shane Larkin. Anche in attacco, però, l’Olimpia ha giocato una gara di grande solidità e qualità: difficile trovare, in una prestazione corale di questo spessore, un unico protagonista. Sono tanti, infatti, i biancorossi a meritare una menzione d’onore: a cominciare da Malcolm Delaney, miglior realizzatore con 16 punti. Impossibile però non citare anche Gigi Datome (3/5 da tre), Dinos Mitoglou, Shavon Shields e Devon Hall che con le loro stilettate hanno scavato il solco decisivo e successivamente respinto gli ultimi assalti dell’Efes.
La gara
La formazione turca è partita forte sulle ali di uno scatenato Micic (7-14) e proprio grazie all’asso serbo è riuscita a tenere a distanza una Milano comunque combattiva ma costretta ad “accontentarsi” del -5 al suono della prima sirena (16-21). Il vantaggio esterno è cresciuto fino al +9 sul 23-32, ma l’Olimpia ha avuto il merito di tenere alta la concentrazione ed è riuscita a sciogliere le briglie offensive nella seconda parte del secondo quarto, piazzando un break di 14-0 ispirato da Hall, Mitoglou, Shields e Delaney, che è valso il controsorpasso e il +5 (39-34), diventato +6 alla pausa lunga (42-36). L’intervallo non ha spento l’impeto dell’Olimpia che al rientro in campo ha stretto ulteriormente la morsa difensiva (13 punti concessi all’Efes nel terzo quarto) e in attacco ha trovato ulteriore fiducia volando a +14 con i siluri di Datome e Shiekds (63-49 a 10’ dalla fine). Colpito nell’orgoglio, l’Efes nel quarto quarto ha reagito grazie al contributo di “seconde linee” come Dunston e Gecim, ricucendo lo strappo e riportandosi a -5 (63-58). Un fuoco di paglia però perché i nervi di Milano sono tornati in un battito di ciglia decisamente saldi: le bombe di MItoglu e le giocate di Delaney hanno fatto il resto garantendo a Milano un finale di gara senza patemi e altri due punti pesanti.
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