Bologna, 24 marzo 2023 – E’ di un successo e una sconfitta il bilancio delle squadre italiane impegnate nel 30° turno di Eurolega: a portare a casa la vittoria è stata l’EA7 Armani Milano che dopo aver sconfitto il Fenerbahce martedì ha mandato al tappeto anche il Bayern Monaco, battendolo 99-74 al Forum e alimentando una rincorsa playoff che resta comunque piuttosto impervia a quattro giornate dalla fine della regular season. Quello dell’Olimpia è stato un vero e proprio assolo durato per quasi tutto il match e suggellato da una maiuscola prestazione di squadra: gli uomini di Messina hanno infatti giocato una gara superlativa sul piano offensivo (63% al tiro) e su quello dell’intensità messa in campo. A prendersi la palma di miglior realizzatore è stato ancora una volta Shabazz Napier, che ha chiuso a quota 20 punti, seguito a ruota da Timothé Luwawu-Cabarrot (14 punti). I biancorossi non hanno perso tempo e già nel primo quarto hanno schiacciato sul pedale dell’acceleratore grazie a una difesa asfissiante e a un attacco paziente: i risultati sono stati un 10/14 al tiro e soltanto 8 punti concessi nei primi 10’ ai tedeschi, sprofondati sul -17 al suono della sirena (25-8). L’Olimpia non si è però accontentata e, in avvio di seconda frazione, ha rimpinguato il proprio bottino, portandolo fino al +25 (36-11). Guidato da Obst, però, il Bayern ha avuto una reazione d’orgoglio e ha di fatto dimezzato lo svantaggio a metà gara (49-36). Dopo l’intervallo lungo, gli uomini di Trinchieri sono addirittura riusciti a rientrare a -10, ma l’Olimpia ha ben presto raddrizzato la barra del timone e ha ripreso a correre con le giocate di Napier e Cabarrot, tornando a +18 (72-54) a 10’ dalla fine e rendendo di fatto il quarto quarto una passerella finale.
Bologna cade in casa
La Virtus Segafredo Bologna, tra le mura amiche della Segafredo Arena, ha invece rimediato la seconda battuta d’arresto consecutiva, perdendo 96-79 contro il Real Madrid. Un ko che rischia di costar caro agli uomini di Sergio Scariolo, i quali abbandonano pressoché definitivamente le speranze di agganciare il treno playoff. Questa sera i “Blancos” hanno tenuto in mano le redini del match per tutto l’arco dei quaranta minuti, facendo valere tutto il loro strapotere fisico e dominando la battaglia sotto le plance 40-32. A mettere la loro firma sul successo madrileno ci hanno pensato uno straripante Mario Hezonja (26 punti con uno stratosferico 8/11 nel tiro da tre punti) e Guerschon Yabusele (24 punti con 6/6 da due e 4/7 da tre). Alla Virtus – che si presentava all’appuntamento senza Isaia Cordinier, Alessandro Pajola e Milos Teodosic – non sono invece bastati i 26 punti (6/9 dall’arco dei 6.75 metri) di Marco Belinelli, che a tratti ha fatto pentole e coperchi caricandosi sulle spalle l’attacco bianconero. I felsinei sono andati in difficoltà già nelle prime battute di gara: il Real ha infatti subito preso il controllo di ritmi e rimbalzi (16-4 sotto le plance per gli ospiti nei primi 10’) e, spinto da Yabusele, Tavares ed Hezonja, ha dato un primo strappo volando sul +17 (6-23) e punendo una Virtus a dir poco imprecisa al tiro (3/10 da due). Un paio di stilettate dalla lunga di Ojeleye hanno però scosso la Segafredo che, dopo aver chiuso a -14 la frazione d’apertura (26-12), ha accelerato grazie a uno scatenato Belinelli (15 punti in un amen). I bianconeri sono rientrati in singola cifra di ritardo ma, quando si è riacceso Hezonja, il tassametro del vantaggio del Real ha ricominciato a correre fino al +17 di metà gara (33-50). Dopo l’intervallo, la Virtus ci ha riprovato affidandosi ad Hackett e Shengelia (58-68 al 30’), ma alla lunga ha pagato dazio e nei 10’ finali il Real è riuscito a chiudere definitivamente i conti, raggiungendo il massimo vantaggio della serata sul +23 – ispirato dagli ultimi siluri dalla lunga di Hezonja – e facendo partire con largo anticipo il pilota automatico.