Belgrado (Serbia), 21 maggio 2022 – A un anno di distanza dal trionfo di Colonia, l’Anadolu Efes Istanbul torna sul tetto d’Europa vincendo la seconda Eurolega della sua storia. La formazione di coach Ataman, dopo aver battuto in semifinale l’Olympiacos all’ultimo respiro grazie alla tripla di Micic, si è imposta anche sul Real Madrid per 58-57, al termine di una finale che ha offerto poco sul piano dello spettacolo ma non certo dell’intensità e del pathos. Al Real resta il grande rammarico di non essere riuscito a capitalizzare quanto fatto durante l’arco dei 40’, nei quali i “Blancos” hanno a lungo condotto dominando in difesa e sul fronte dei rimbalzi d’attacco (18 contro gli undici dell’Efes) senza però piazzare lo scatto vincente anche a causa di una serata a dir poco storta nel tiro da tre punti (18% contro il 25% dell’Efes). Scatto vincente che sono invece riusciti a piazzare i turchi che, sornioni, nei 10’ finali hanno messo la testa avanti facendosi trascinare dalle giocate di Tibor Pleiss (17 punti e 9 rimbalzi) e Vasilije Micic (autore di 23 punti e nominato MVP delle Final Four) che non ha fatto pesare la serata un po’ opaca del “gemello del canestro” Shane Larkin (10 punti).
La gara
Con i rimbalzi di un Tavares dominante e il gioco in transizione il Real ha provato a partire forte (15-8), ma quando si sono accesi Larkin e Micic l’Efes ha subito ritrovato il bandolo della matassa e ha accorciato le distanze (15-14) riportando il match sui binari dell’equilibrio fino a quando le “Merengues” non hanno provato ad accelerare con le triple di Randolph e le giocate di Causeur (29-22), non riuscendo però a dare una spallata decisa e ritrovandosi alla pausa lunga con sole cinque lunghezze di vantaggio (34-29). La tensione per la posta in palio e gli errori al tiro l’hanno fatta da padroni anche nella terza frazione, nella quale si è segnato con il contagocce: 11-8 il parziale per l’Efes che è così entrato nei 10’ conclusivi di gara sul -2 (42-40). Preludio al cambio di passo dei turchi che si sono aggrappati a Pleiss e Micic per sprintare e mettere la testa avanti (55-58 a 1’ dalla fine). Vano, sul ribaltamento di fronte, il canestro di Llull perché poi il Real, che aveva speso due soli falli in 9’, non è più riuscito a strappare il possesso all’Efes che, pur non segnando più, ha alzato al cielo la coppa.
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