Barcellona, 5 ottobre 2021 - La notizia era nell’aria da giorni ma adesso non ci sono più dubbi: il cestista Pau Gasol, a 41 anni da poco compiuti, ha deciso di dire basta e di ritirarsi dal basket giocato. L’annuncio ufficiale è arrivato oggi dallo stesso Gasol, in una conferenza tenutasi nel Liceu della sua Barcellona, alla quale erano presenti tanti amici ed ormai ex compagni e colleghi di Gasol, come Rudy Fernandez, Juan Carlos Navarro e il presidente della federazione spagnola Jorge Garbajosa. "Mi ritiro dal basket – ha esordito il catalano, visibilmente emozionato ma comunque sereno dopo aver preso questa decisione –. Questa è stata una decisione non facile da prendere ma molto ponderata. Un’occasione di cambiamento che dovrò cercare di sfruttare. Speravo di chiudere giocando e non con le stampelle e gli interventi chirurgici". Il futuro sarà probabilmente ancora nel mondo della palla a spicchi ma Gasol preferisce non sbilanciarsi: "Ho tanti progetti in mente. La cosa importante però e ragionare giorno dopo giorno e approfittare di ogni momento con la gente che amo. Questo non è un addio, ma solo un arrivederci. Ho il sogno di fare ancora cose importanti".
La carriera e il ricordo di Kobe
La straordinaria parabola cestistica di Gasol è cominciata nell’ormai lontano 1999, a Barcellona, dove il lungo classe 1980 è arrivato dopo aver mosso i primi passi nel Cornellà. In blaugrana, Gasol mette subito in mostra le sue eccelse qualità vincendo subito due campionati spagnoli e una 'Copa del Rey'. Impossibile non farsi notare quindi dal dorato mondo della NBA dove Pau è approdato con la casacca dei Memphis Grizzlies, che lo chiamarono Oltreoceano con la terza chiamata assoluta al draft del 2001. L’avventura in Tennessee è cominciata con la vittoria nel 2002 del titolo di 'Rookye of the year' ed è terminata nel 2008, quando è arrivata un’altra tappa fondamentale della sua carriera: il passaggio ai Los Angeles Lakers con i quali ha vinto due anelli NBA creando un legame speciale con Kobe Bryant. Proprio al campione statunitense prematuramente scomparso il 26 gennaio 2020, Gasol ha voluto dedicare un commosso pensiero: "Mi sarebbe davvero piaciuto averlo qui con me oggi, ma la vita a volte è ingiusta. Kobe per me era un fratello maggiore, e mi ha insegnato ad essere un giocatore e un leader migliore". Chiusa anche la parentesi gialloviola, il fuoriclasse catalano ha poi vestito oltreoceano anche le casacche di Chicago Bulls, San Antonio Spurs Milwaukee Bucks e Portland Trail Blazers prima di tornare – con all’attivo anche sei partecipazioni all’All Star Game – in Europa per chiudere la carriera con la casacca del 'suo' Barcellona, e dare l'assalto - sfuggito di un soffio - all'Eurolega, unico trofeo di prestigio che non è riuscito a mettere in bacheca. Impossibile, però, non accostare la figura di Pau Gasol a quella della nazionale iberica, della quale è stato una vera e propria icona: con la Spagna il catalano ha infatti partecipato a cinque Olimpiadi (record), conquistando tra le altre cose un argento e un bronzo a cinque cerchi, un oro al Mondiale del 2006 – nel quale fu eletto MVP della manifestazione – e tre ori, due argenti e due bronzi agli Europei.