Bologna, 27 febbraio 2022 – Doveva essere il match del riscatto e così è stato. L’Italbasket rialza la testa dopo il ko patito pochi giorni fa ad Hafnafjordur e nel secondo match della finestra di febbraio delle qualificazioni ai Mondiali del 2023 rende la pariglia all’Islanda battendola 95-87 al termine di un match ricco di spettacolo e giocato a tratti a ritmi forsennati. Gli azzurri, che hanno subito dovuto fare i conti con l’infortunio occorso a inizio gara a Stefano Tonut, hanno impiegato un quarto per prendere le misure all’Islanda, ma poi, trascinati da Amedeo Della Valle (miglior realizzatore azzurro con 26 punti conditi da 4 rimbalzi e 5 assist) e dalla regia di Diego Flaccadori, hanno alzato i giri del loro motore nella seconda porzione di gara, mettendo le briglie a Hlinason – che si era rivelato un fattore determinante pochi giorni fa in Islanda – (nonostante i problemi di falli di Tessitori) e chiudendo a +8 la metà di gara iniziale (53-45). Dopo la pausa lunga è poi arrivato l’allungo decisivo, propiziato da una difesa di alto livello guidata da Pajola e da un attacco sorretto da un Michele Vitali da 14 punti nella frazione (il giocatore della Reyer ha chiuso con un bottino di 17 punti). Toccato il loro apice sul +19, poi, gli azzurri sono riusciti a gestire gli ultimi tentativi di recupero degli islandesi, ai quali non sono bastati i 30 punti di Elvar Fridriksson e i 16 dell’ex Fortitudo Bologna Jon Axel Gudmundsson.
La gara
L’Islanda ha subito cercato di sfruttare il pick and roll per trovare il cuore dell’area azzurra e fare male all’Italia. Missione compiuta almeno fino a quando non si è acceso Nico Mannion (10 punti nel solo primo quarto) che ha preso in mano le chiavi dell’attacco degli azzurri che hanno replicato colpo su colpo agli avversari e chiuso a -1 un primo quarto giocato a ritmi decisamente alti (27-28). Nella seconda porzione di gara l’Italia è riuscita ad alzare ulteriormente il proprio livello con la regia di Flaccadori e i canestri di Della Valle (15 punti nei primi 20’) che hanno portato al +8 azzurro di metà gara (53-45). Dopo la pausa lunga quindi arrivato l’allungo decisivo, un 8-0 figlio di una difesa arcigna e guidata da Pajola e di un attacco che ha messo le ali grazie alle stilettate dall’arco di Michele Vitali (17 punti nel terzo quarto). Toccato il +19 sull’84-65, l’Italia ha sostanzialmente fatto partire i titoli di coda del match perché l’Islanda, nonostante il generoso tentativo di recupero finale, non è più riuscita ad impensierire Della Valle e compagni.