Milano, 29 marzo 2022 – L’Armani AX Milano - orfana di Dinos Mitoglou, sospeso in via cautelativa dopo essere stato trovato positivo a un controllo antidoping dopo il match con il Panathinaikos - coglie un’altra vittoria molto pesante in Eurolega battendo 84-77 il Bayer Monaco al culmine di un match giocato con grande intensità su entrambi i fronti. Con questo successo i biancorossi blindano di fatto quantomeno la quarta piazza finale – che vale il fattore campo nella serie playoff – ma al tempo stesso tengono viva la fiammella di speranza di agguantare anche il terzo posto, attualmente occupato dall’Olympiacos. Grinta e personalità sono stati ancora una volta i marchi di fabbrica dell’Olimpia che ha alzato i giri del proprio motore nella ripresa: dopo aver azzerato un gap di ritardo in doppia cifra, Milano ha infatti preso in mano l’inerzia del match con un parziale di 23-14 messo a segno nella terza frazione per poi consolidare la propria leadership e chiudere definitivamente i conti nei 10’ minuti di gara conclusivi, quando sono saliti in cattedra Shavon Shields, miglior terminale offensivo biancorosso con 22 punti, e Nicolò Melli che ha preso letteralmente il controllo dei tabelloni chiudendo con un bottino di 11 punti, 13 rimbalzi e 6 assist per un complessivo 29 di valutazione.
La Virtus piega Gran Canaria
Importante anche il successo della Virtus Segafredo Bologna che, nel 17° turno di Eurocup, ha sconfitto di misura (70-68), la capolista del girone B Gran Canaria. In evidenza tra le “Vu Nere” – ancora costrette a fare a meno di due pedine fondamentali come Milos Teodosic e Marco Belinelli – Daniel Hackett (14 punti conditi da 3 rimbalzi e 3 assist) e la coppia di lunghi formata da Toko Shengelia (11 punti e 9 rimbalzi) e Mam Jaiteh (10 punti e 9 rimbalzi). Con una buona difesa e una veloce transizione, i bianconeri sono partiti forte e hanno concesso agli iberici solo 2 punti in 5’ portandosi sul 13-2. Nel momento in cui però gli spagnoli sono riusciti a rallentare e limitare l’attacco bianconero, le cose sono cambiate: dopo il 21-14 di fine primo quarto, si è accesso Ennis che ha propiziato l’aggancio esterno a quota 28 al culmine di un break di 14-7. Da quel momento è partito un intenso e serrato testa a testa: la Virtus all’alba dell’ultima frazione ha cercato di riprendersi in mano l’inerzia del match con un +6 (53-47) ma lo 0-7 di Gran Canaria ha rimesso tutto in discussione e tenuto in vita gli ospiti che, anche quando la Segafredo ha cercato di dare lo strappo decisivo con le giocate di Hackett e la bomba di Shengelia, non si sono arresi cercando un ultimo, disperato tentativo di rimonta con le triple in un fazzoletto di pochi secondi di Albicy e Slaughter che non sono però bastate per colmare il gap.
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