Milano, 28 gennaio 2021 – L’Armani AX Milano è un vero e proprio rullo compressore anche in Eurolega: dopo aver superato i greci dell'Olympiacos, l’Olimpia ha infatti inanellato la sesta vittoria continentale di fila piegando in rimonta 82-76 i russi dello Zenit San Pietroburgo che arrivavano al Forum con l’etichetta di squadra da trasferta gli otto successi raccolti lontano dalle mura amiche. Gli uomini di Messina contro la difesa russa questa sera hanno faticato e non poco per trovare i giusti ritmi ma poi, dopo aver toccato anche le 12 lunghezze di svantaggio, si sono si sono improvvisamente accesi nel quarto quarto e, spinti dagli 8 punti nel frangente di Vlado Micov e da un glaciale Kevin Punter, hanno piazzato la zampata del sorpasso e il colpo di reni finale. Impossibile però non citare anche la prestazione impeccabile di Kyle Hines che non ha patito la differenza di centimetri con il dirimpettaio Gudaitis – tornato a Milano da avversario – e ha chiuso con un invidiabile bottino di 12 punti, 8 rimbalzi e 3 assist.
Rimonta vincente
Lo Zenit si è presentato in campo usando subito la sua arma principale: una difesa asfissiante che sin dalle prime battute ha tolto ritmo all’attacco di Milano, finita a -8 al suono della prima sirena sotto i colpi di Fridzon e Ponitka (16-24). In avvio di secondo quarto l’Olimpia ha provato a cambiare passo riavvicinandosi agli ospiti ma venendo poi prepotentemente ricacciata indietro dalle stilettate di Baron, Ponitka e Pangos per il primo vantaggio esterno in doppia cifra (22-32). Un +10 diventato anche +12 grazie a Rivers e reso meno amaro dai guizzi in chiusura di tempo di Shields (35-44). L’inseguimento è quindi proseguito anche per tutto il terzo quarto, in cui Milano è riuscita a riavvicinarsi pur senza piazzare la zampata del sorpasso. Accelerata che è invece arrivata in avvio di quarto quarto quando a caricarsi sulle spalle Milano sono stati un granitico Hines e un Micov da 8 punti un amen. Punter ha fatto il resto con due canestri pesantissimi e ha spianato la strada al sigillo finale da oltre l’arco di Delaney.
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