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Vuelta 2017, classifica e risultati dopo la 18esima tappa

Prima vittoria in carriera per Armeé. Contador attacca, ma la difesa di Froome è efficace: Nibali perde 21" Vuelta 2017, oggi tappa 19: percorso, orario e favoriti

Vuelta 2017, Sander Armee (foto Afp)

Santo Toribio de Liébana (Spagna), 7 settembre 2017 – Sander Armeé ha vinto la diciottesima tappa della Vuelta 2017, 169 km da Suances a Santo Toribio de Liébana, nelle Asturie. Il 31enne corridore belga della Lotto-Soudal è arrivato tutto solo al traguardo, conquistando così la prima vittoria in assoluto della propria carriera, la terza in questa Vuelta per la formazione belga dopo i due hurrà di Marczynski. Ci aveva già provato nei giorni scorsi Armeé, bravo a entrare nella fuga di giornata e a farsi trovare pronto a 30 km dal traguardo, quando nel gruppo di testa è avvenuta la prima selezione, e poi nel finale, in cui il belga ha avuto la meglio su corridori del calibro di Alexey Lutsenko e Julian Alaphilippe. L’ultimo a mollare è stato proprio il kazako, secondo al traguardo davanti al nostro Giovanni Visconti. Dietro, nel gruppo dei migliori, non è stata una giornata tranquilla. A renderla frizzante è stato soprattutto Alberto Contador, protagonista di almeno tre attacchi nella seconda delle quattro salite di giornata e di un altro sull’ascesa conclusiva. Qui anche Chris Froome ha aperto il gas, mettendo in difficoltà il proprio più immediato inseguitore: Vincenzo Nibali, dopo la bella prestazione di ieri, ha pagato 21” dalla maglia rossa, riapparso lucido e brillante come nel resto della corsa a tappe iberica.

La tappa. I primi chilometri sono stati il teatro della battaglia per entrare in fuga. Ci è voluta un’ora ai 50 kmh di media per selezionare il gruppo dei venti corridori che si sarebbero giocati la vittoria parziale. A comporlo, tra gli altri, anche Matteo Trentin, alla caccia della quarta affermazione personale in questa Vuelta e di punti per la maglia verde, Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi, oltre a Lutsenko, Alaphilippe e Mohoric, già vincitori di tappa nei giorni scorsi. La corsa si è infiammata già sul primo gpm di giornata. Nel gruppo della maglia rossa, è stata per prima la Katusha a tentare un attacco di squadra, ma ad accendere per davvero la miccia è stato Fabio Aru. Un attacco un po’ scriteriato quello dello scalatore sardo, voglioso però di riscattare la giornata negativa di ieri. La Sky non ha permesso a nessuno di riportarsi su Aru, che ha iniziato la seconda ascesa di giornata, quella più dura, con un minuto di vantaggio. Davanti, nel frattempo, si selezionava il gruppetto che poi si sarebbe giocato il successo di tappa, ma tutta l’attenzione era focalizzata sulla lotta tra gli uomini di classifica, dove un indiavolato Contador le ha provate tutte per far saltare il banco. Uno, due, tre attacchi, a cui la Sky ha risposto compatta senza lasciare spazio al madrileno. Solo in prossimità della vetta della Collada de Ozalba, Moscon e soprattutto Nieve hanno dato segnali di cedimento, ma il pericolo, almeno per il momento, era scampato.

Poco più avanti, Aru proseguiva nella sua azione, toccando il minuto e mezzo di vantaggio. L’interesse, in questa fase, tornava a spostarsi sulla testa della corsa, dove Lutsenko, Armeé e Alaphilippe si erano definitivamente sbarazzati degli avversari. A un chilometro dall’inizio della salita conclusiva, è stato Alaphilippe a perdere le ruote degli avversari. Il capitano della Francia ai Mondiali di Bergen ha pagato gli sforzi della tappa di ieri, vissuta tutta in fuga, venendo raggiunto e staccato anche da quasi tutti gli altri protagonisti della fuga. L’attacco decisivo l’ha poi piazzato Armeé: una progressione, più che uno scatto, ai -700 metri, che ha palesato tutte le difficoltà di un Lutsenko evidentemente esausto e arrivato a 32” di distanza. Terzo Visconti, poi Gougeard, Rojas, De Marchi, Trentin, Pardilla, Tolhoek e Roux. Anche Aru ha faticato negli ultimi 2 km di salita, vedendo il vantaggio accumulato in precedenza evaporare quasi del tutto. Il suo sforzo gli ha comunque permesso di guadagnare una posizione in classifica generale. Dietro, infatti, Trek-Segafredo e Sky hanno preso in mano la corsa, con il team britannico pronto a lanciare l’attacco del proprio capitano. La maglia rossa si è puntualmente mossa a metà salita e solo un indomito Contador e un sempre più sorprendente Woods sono riusciti a tenere la sua ruota. Il Pistolero ha provato a contrattaccare, ma la maglia rossa ha controllato senza problemi la situazione, riuscendo a mettere distacco tra sé e tutti gli avversari. Tra questi, oltre a Lopez, anche Nibali. Il distacco dello Squalo in classifica generale è ora salito a 1’37”, mentre sono solo 40 i secondi di vantaggio su Kelderman, arrivato assieme a Zakarin e ancora terzo: le speranze di assistere a una rimonta che ieri sembrava possibile sono drasticamente calate, ma mai dire mai in questa emozionante e imprevedibile edizione della Vuelta.

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Ordine di arrivo diciottesima tappa, Suances – Santo Toribio de Liébana (169 km)

1 Sander Armeé (Bel) Lotto-Soudal in 4h'09’39” 2 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana a 31” 3 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida a 46” 4 Alexis Gougeard (Fra) Ag2r a 1’02” 5 José Joaquin Rojas (Esp) Movistar a 1’06” 6 Alessandro De Marchi (Ita) Bmc Racing a 1’19” 7 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors a 1’21” 8 Sergio Pardilla (Esp) Caja Rural – RGA s.t. 9 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo a 1’38” 10 Anthony Roux (Fra) Fdj a 1’42”

Classifica generale dopo la diciottesima tappa

1 Chris Froome (Gbr) Team Sky in 72h03'50” 2 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 1’37” 3 Wilko Kelderman (Ned) Sunweb a 2’17” 4 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 2’29” 5 Alberto Contador (Esp) Trek-Segafredo a 3’34” 6 Miguel Angel Lopez Moreno (Col) Astana a 5’16” 7 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac a 6’33” 8 Fabio Aru (Ita) Astana a 6'33” 9 Wouter Poels (Ned) Team Sky a 6’47” 10 David De La Cruz (Esp) Quick-Step Floors a 10’31”