Roma, 8 novembre 2022 - Il 2022, con in carniere le vittorie del Giro d'Italia, del Tour de France, della Vuelta e della prova in linea dei Mondiali, è stato il suo anno di grazia e curiosamente anche quello in cui ha spento, appena un mese fa, 40 candeline: a bocce ferme Annemiek Van Vleuten ripercorre la stagione appena andata in archivio e si proietta già al futuro, con il 2023 che di fatto chiuderà una carriera stratosferica.
Un'impresa inattesa
L'olandese è stata raggiunta dai microfoni del portale Elpeloton.net, dove ha innanzitutto anticipato quali sono i suoi programmi per l'anno prossimo. "Ho già le idee chiare: amo l'Italia e voglio correre un altro Giro, ma voglio esserci anche al Tour, al Giro delle Fiandre e alla Vuelta". Insomma, in pratica tutto per l'interprete forse più grande del ciclismo femminile, sorpresa in prima persona dalle sue qualità. "La spedizione iridata in Australia era cominciata con la mia caduta nella staffetta mista a cronometro: non volevo andarmene con quel ricordo - ammette Van Vleuten - ma di certo non mi aspettavo di vincere la prova in linea. Quando ho attaccato sapevo di avere un'unica possibilità e onestamente credevo di essere raggiunta presto: invece dietro di me non sentivo alcun rumore e ce l'ho fatta a compiere un'impresa che ho realizzato pienamente solo giorni dopo". Tutto funziona a meraviglia sul pianeta Van Vleuten, con un solo unico piccolo neo: le cronometro. "Dopo le Olimpiadi di Tokyo ho sentito di non avere più margini di miglioramento in una specialità che comunque non mi dà più così tanta euforia. Guardando il percorso del Tour dovrò però prepararmi bene allenandomi maggiormente con la bici adatta".
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