Venerdì 14 Marzo 2025
ANGELO COSTA
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Tour de France, veleni su Aru. Le accuse di Le Monde

Il quotidiano francese dedica una pagina al campione tricolore sostenendo che in carriera ha frequentato figure controverse. Ma non fornisce prove per le accuse Tappa 12: orari tv, percorso e favoriti Classifica e risultati dopo la tappa 11 Pokerissimo di Kittel (FOTO)

Fabio Aru in azione al Tour de France (LaPresse)

Eymet, 12 luglio 2017 -  Ripartendo dopo il riposo, il Tour de France 2017 regala uno spaccato di giornalismo francese ormai noto: l’attacco frontale a un protagonista della corsa. Succede da qualche anno e solitamente nel mirino c’è la maglia gialla. Stavolta tocca a Fabio Aru: suo malgrado, il sardo diventa l’obiettivo di Le Monde, che dedica una pagina al campione tricolore ricostruendone la carriera, col chiaro scopo di metterlo in cattiva luce. Un esercizio basato sulle persone frequentate dal ciclista italiano e i relativi peccati, senza un’accusa provata e al limite della diffamazione: un modo sgarbato di dimostrare che Aru, ai francesi, proprio simpatico non è.

Tappa 12: orari tv, percorso e favoriti

Classifica e risultati dopo la tappa 11

Pokerissimo di Kittel (FOTO)

L'attacco di Aru a Froome sul Mont du Chat (VIDEO)    «Fabio non dice molto, ma è il suo percorso a parlare per lui: il vincitore della Vuelta 2015 sintetizza in sè gli anni neri del ciclismo italiano», scrive Le Monde a firma Clement Guillou, elencando le presunte ‘coincidenze sfortunate’ in cui il sardo sarebbe incappato: l’aver corso da dilettante con un direttore sportivo come Locatelli, finito in un inchiesta doping (e poi scagionato), avere adesso in ammiraglia Beppe Martinelli «altro uomo-chiave del ciclismo italiano, trent’anni di mestiere e cinque vincitori di Giro d’Italia (sono sei, ndr), alcuni dei quali finiti nei guai (viene attribuito al tecnico bresciano anche Garzelli, fermato per doping quando non era con Martinelli, ndr), ma soprattutto essere alle dipendenze di Vinokourov, «che esalta un ciclismo sbagliato, del quale era un fiero rappresentante fin quando è risultato positivo alle trasfusioni ematiche nel 2007».

La start list con tutti i corridori

«Cosa ha imparato Aru lavorando con queste figure controverse del ciclismo italiano? Dalla risposta a questa domanda, dipende la credibilità di questo Tour», conclude l’articolo. Quanto alla credibilità di Le Monde, è sotto gli occhi di tutti: pensar male di un atleta solo per le eventuali colpe di chi gli è stato accanto è un gioco che si può fare con chiunque. A cominciare dai francesi.

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La caduta di Richie Porte nella tappa 9 / VIDEO