Anthony Turgis (Ansa)
Roma, 13 luglio 2022 - Nello sport vince il primo ma nel ciclismo in un certo senso anche l'ultimo: è quanto accadrà a partire dal Tour de France 2022, che riporta in auge la maglia nera riservata al fanalino di coda della classifica generale.
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Una vacanza premio
Un riconoscimento inaugurato dal Giro d'Italia e in vigore tra il 1946 e il 1951 prima di essere momentaneamente scongelato nel 1967. Da allora la maglia nera è rimasta nell'immaginario collettivo e nell'attenzione di chi, al termine di un Grande Giro, ha la pazienza e l'attenzione di scorrere la graduatoria fino alle ultime posizioni, quelle riservate di solito ai gregari più infaticabili che lottano praticamente per l'intero arco della corsa per resistere alle fatiche e alla mannaia del tempo massimo. Restando alla stretta attualità, al momento la maglia nera del Tour è Anthony Turgis, che veleggia con oltre 2 ore di ritardo dal leader della graduatoria Tadej Pogacar. L'obiettivo del francese del Team TotalEnergies è resistere alla furia delle Alpi prima e dei Pirenei poi per arrivare a Parigi con la preziosa maglia nera (solo virtualmente) sulle spalle. Preziosa nel vero senso della parola, visto che all'ultimo in classifica l'organizzazione del Tour, grazie a uno sponsor, offrirà una vacanza gratis: un bel modo per onorare l'altra faccia dello sport e in particolare del ciclismo, quella che non vince ma che sta sempre al servizio dei compagni.
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