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Salto in alto, Tamberi vola a 2.32: è la miglior prova mondiale dell'anno

All'esordio stagionale, il primatista italiano piazza subito l'acuto: "Ma il mio obiettivo per il 2021 è molto più ambizioso"

Gianmarco Tamberi

Gianmarco Tamberi

Ancona, 31 gennaio 2021 - Prima gara stagionale e subito un acuto per Gianmarco Tamberi. Il marchigiano vola più in alto di tutti in questo 2021, che avrà nelle Olimpiadi di Tokyo l'appuntamento più importante. Nel Palaindoor dei suoi allenamenti, l'atleta dell’Atl-Etica San Vendemiano fa registrare un 2.32, un centimetro meglio rispetto alla misura di Mikhail Akimenko a Mosca lo scorso 24 gennaio. Peccato che ad assistere allo show ci siano sole poche decine di persone, a causa delle restrizioni anti-Covid. Gimbo, dopo aver rischiato di fallire a 2.22 e 2.28, con l'asticella superata al terzo tentativo, compie l'impresa a 2.32, anch'essa all'ultimo tuffo. Il primatista italiano ci prova anche a 2.35, ma le energie sono ormai al lumicino viste le pochissime pause fra un salto e l'altro. 

"2021 ambizioso"

Poco male, perché il 28enne potrà cercare di migliorarsi già la settimana prossima, quando sarà in gara prima in Slovacchia a Banska Bystrica e poi in Repubblica Ceca a Nevizdy. Impegni che serviranno per crescere di condizione in vista degli Europei indoor di Torun, in Polonia, dal 5 al 7 marzo, ai quali Tamberi si presenta da campione uscente. "Tecnicamente sono ancora indietro, devo ancora migliorare molto ma per il momento sono soddisfatto dell'efficienza fisica perché è ottima. Non mi accontento di certo di una buona misura come questa, il mio obiettivo per il 2021 è molto più ambizioso - le parole di Gimbo - Non devo sedermi. Nelle prossime ore partirò per la Slovacchia dove martedì sarò in gara a Banska con tanti avversari di valore".

Dedica al nonno

Ma intanto Tamberi può godersi un esordio da applausi. E la dedica va al nonno Marcello, scomparso lo scorso novembre. "Glielo dovevo, era la prima gara senza di lui - dice commosso - A ora di pranzo ho sentito al telefono nonna Graziella che mi ha ricordato quanto lui fosse orgoglioso di me, non si è mai perso una mia gara, seguiva tutto. Non nascondo che anche nella rincorsa per salire a 2.32 una lacrima mi è uscita".

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