Bologna, 12 marzo 2023 - I mondiali di short track di Seul si chiudono con altre preziose medaglie per la nazionale italiana. Dopo l’oro di uno straordinario Pietro Sighel nei 500 e l’argento nei 1.500, la nazionale azzurra si è ripetuta nelle staffette che hanno chiuso la manifestazione. L’azzurro 23enne è stato grande protagonista anche nelle due medaglie conquistate oggi nella staffetta maschile e in quella mista.
Argento uomini, bronzo misto: grande Italia
La staffetta maschile aveva approcciato la finale per l’oro con il secondo tempo assoluto ottenuto in semifinale e il risultato è stato un prestigiosissimo argento. Il quartetto composto da Andrea Cassinelli, Tommaso Dotti, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser è stato protagonista di una gara di vertice e coraggio, cercando in tutti i modi anche la medaglia più pregiata ma venendo sconfitto sul filo del rasoio dalla Cina, che ha vinto in 7’04”412, con appena pochi millesimi sull’Italia seconda in 7’04”412, terza è stata invece la Corea del Sud in 7’04”884. Il risultato italiano è di grande livello considerando che in stagione di Coppa del Mondo non era mai arrivato un podio e solo agli Europei di Danzica era arrivato un bronzo.
Le fatiche di Sighel non sono finite con la staffetta maschile, infatti l’azzurro ha preso parte anche a quella mista assieme ad Andrea Cassinelli, Arianna Sighel, la sorella, e Arianna Valcepina, conquistando un bronzo decisamente importante e propiziato soprattutto in semifinale con l’eliminazione delle squadre più forti, ovvero Canada e Corea del Sud. L’oro è andato all’Olanda in 2’41”646 davanti alla Cina che ha battuto sul filo del rasoio l’Italia. Quarto il Belgio. L’unica delusione della giornata, se vogliamo, è arrivata nei 1000 metri maschili dove Pietro Sighel non è riuscito a fare tris di medaglie individuali. L’azzurro ha cercato di prendersi la terza medaglia ma è caduto proprio nei momenti più concitati quando era in lotta per il podio. Nello short track, come dimostra l’ormai indimenticabile Steven Bradbury, cadere significa perdere anche ogni chance per il podio, così la vittoria è andata al padrone di casa Park Ji Son in 1’27”741, per lui doppietta dopo il trionfo dei 1500 metri, davanti al canadese Steven Dubois (1’27”974) e all’altro coreano Hong Kyung Han (1:28.069). Sighel, dunque, si è dovuto accontentare della quinta piazza.
Sfumata la medaglia anche nella staffetta femminile con Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel e Arianna Valcepina che hanno chiuso in quarta posizione nella finale vinta dall’Olanda davanti a Corea del Sud e Canada. Il mondiale italiano si chiude comunque con un ragguardevole bottino di quattro medaglie totali con un oro, due argenti e un bronzo, confermando la buona salute del movimento dello short track che ha mandato ancora buoni segnali in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina tra tre anni. Dal 1976 a oggi, anno del primo mondiale, l’Italia ha raccolto un totale di 51 medaglie ed è in sesta posizione assoluta di sempre dietro solo alle potenze Nordamericane (Usa e Canada) e a quelle asiatiche (Corea, Cina e Giappone). La stella contemporanea è sicuramente Pietro Sighel che amplia il suo palmares e raggiunge quota sette medaglie mondiali totali tra Dordrecht 2021 e Seul 2023.
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